L’idea vincitrice, proposta dall’israeliano Michael Odintsov-Vaintrub, medico veterinario e dottorando di ricerca in Zootecnia e benessere animale dell’Università di Teramo, mira alla creazione di un modello eco-sostenibile per la decentralizzazione della produzione e dei servizi in agricoltura, allo scopo di promuovere una intensificazione a basso impatto ambientale della produzione delle aree interne e delle zone marginali, a beneficio dell’imprenditore, dell’ambiente e del tessuto sociale. «
L’esito della Finale della StartCup 2019 – ha spiegato Christian Corsi, coordinatore scientifico del progetto – è segno di un eccellente lavoro svolto nella formazione imprenditoriale e nel supporto allo sviluppo di startup che negli ultimi mesi abbiamo fortemente implementato nel nostro Ateneo attraverso il programma C-LAB». Oltre al progetto vincitore, infatti, 4 dei 10 finalisti sono il risultato tangibile dei quattro mesi di
intenso lavoro in Contamination Lab, dove i progetti di impresa sono
stati seguiti
costantemente dal
Project Manager Athos Capriotti, attraverso modelli consolidati di trasferimento tecnologico.
«La competizione, promossa dalla Regione in collaborazione con PoliHub - Innovation District & Startup Accelerator del Politecnico di Milano, Innovalley, Università degli Studi di Teramo, Università degli Studi “G. d’Annunzio”, Università degli Studi dell’Aquila, Gran Sasso Science Institute e Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale”.
- ha concluso Corsi ‒ rappresenta l’esempio concreto di una solida base per la creazione dell’ecosistema d’innovazione e startup dell’Abruzzo, che solamente nella sinergia tra i vari attori del territorio può trovare la migliore via di sviluppo per emergere ed essere competitivo sul panorama nazionale e internazionale».
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