Comune e Università uniti per lo sviluppo della città capoluogo. E' quanto emerge in un apposito
documento annunciato nelle settimane scorse e appena rimesso ai
candidati sindaco al comune di Teramo dalla rappresentanza degli
studenti dell'ateneo. Lo firmano il Magnifico Rettore Luciano D'Amico e
il Consiglio degli Studenti. Un testo chiaro e sintetico nei contenuti
che rimette al centro del dibattito politico elettorale il
coinvolgimento della comunità studentesca nei progetti strategici che i
prossimi amministratori, si spera, vorranno esplicitare. Del resto prima
della caduta della rovinosa amministrazione Brucchi due importanti progetti predisposti dall'ateneo teramano ( funivia e recupero dell'ex manicomio da rimodulare come cittadella della cultura) esprimevano larghezza di vedute e spirito collaborativo, indispensabili per caratterizzare una volta per tutte
Teramo Città Universitaria. La consapevolezza di inaugurare una nuova stagione aprutina è ormai imprescindibile da uno stretto legame costruttivo fra l'ente locale e la sua università. Fra l'ente locale e la gamma di servizi avanzati nel campo del trasporto pubblico, dell'edilizia universitaria e della regolamentazione degli affitti. In tal senso appare interessante il richiamo alla necessità di predisporre un aggiornato Censimento delle Case sfitte per combattere , fra l'altro, i cosiddetti
"affitti in nero".
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Paolo Pratense |
Tra il 2016 e il 2017, purtroppo, l’Abruzzo è stato vittima di tante calamità naturali che hanno ferito e segnato il nostro territorio. L’emergenza neve del 2017, insieme alle scosse di terremoto, ha provocato danni ingenti alla nostra Città, tant’è che questa è stata inserita nell’elenco dei “comuni del cratere” stilato con il Decreto Terremoto del febbraio 2017. Rileva con tono accorato il
Presidente del Consiglio degli studenti,
Paolo Pratense: "
Questi tragici eventi non solo hanno costretto le famiglie teramane ad abbandonare le proprie case e a spostarsi verso la costa, ma hanno provocato anche una diaspora di studenti fuori-sede che sono stati costretti a lasciare i propri alloggi, ed in qualche caso il proprio percorso di studi, per poi diventare o tornare ad essere dei pendolari". A tal riguardo Pratense precisa
:" In pochi sono stati invece i fortunati a rimanere in una casa dichiarata successivamente agibile, rimanendo, anche per mesi, con l’incertezza e il timore non solo di abbandonare la propria casa e la propria vita, ma anche quella di vivere in una situazione di insicurezza. Infatti, durante l’emergenza, gli studenti fuori-sede hanno trovato nella sede universitaria veterinaria di Piano d’Accio, un luogo di rifugio e di ritrovo". E poi ancora gli spazi da destinare alla permanenza degli studenti come l'apertura serale della Biblioteca “M. Delfico”, uno dei pochi centri pubblici di cultura e di aggregazione per gli studenti della città di Teramo; manutenzione e valorizzazione del verde come la Villa Comunale e i Parco fluviale considerati una grande risorsa e motivo di vanto al di fuori della municipalità. Una città più agibile, insomma, pur comprendendo che Teramo ha origini antichissime la cui struttura urbana limita notevolmente la mobilità interna. Ciò è sentito molto dagli studenti ma anche dalle persone anziane o affette da mobilità ridotta costrette a districarsi fra insuperabili barriere architettoniche. Questi i punti salienti del documento sopra descritto che inducono oggi gli studenti a prevedere nella prossima composizione della giunta municipale un assessore delegato ai rapporti con i vertici e le rappresentanze studentesche dell'Università ed affrontare organicamente vecchie e nuove problematiche. Intanto è stato fissato per giovedì 31 maggio alle ore 10.30 all'Unite presso l''aula tesi di Giurisprudenza un incontro preliminare con tutti i soggetti interessasti. Forse sono maturi i tempi per abbattere inutili steccati ideologici e riconsiderare il perimetro delle relazioni, utili e produttive, da Piazza Martiri a Colle Parco.
m.m.
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