Insieme torniamo a ragionare di politica per offrire alla città un progetto di rinascita e di modernizzazione. È questo il messaggio ambizioso ed inclusivo che
Gianguido D'Alberto e Sandro Mariani hanno lanciato ieri sera dallo Sporting Hotel per presentare i candidati del Partito Democratico. Come nella parabola del figliol prodigo il sorriso, la chiarezza dei contenuti, il profilo politico ed amministrativo hanno reso evidente la voglia di ritrovare il senso dell'unità e affrontare le sfide del buon governo e dell'efficienza amministrativa. "Sono esattamente quello che ero nel PD, come dirigente e come capogruppo. Con la piena consapevolezza che ci troveremo ad affrontare ostacoli e lasciti pesanti di chi ci ha preceduto" ha scandito il candidato sindaco al comune di Teramo di
Insieme Possiamo davanti ad un'affollata platea, attenta e desiderosa di seguirlo fino alla vittoria del 10 giugno prossimo. Si è trattato di un primo atto significativo dopo mesi di tensioni e personalismi che non lasciavano ben sperare per la tenuta del centrosinistra teramano. È tuttavia il risultato della tela tessuta pazientemente e con la massima discrezione dal commissario Sandro Mariani nella ricerca di un equilibrio sostanziale per la compilazione della lista, fra ansia di rinnovamento e concretezza dei contenuti politici, in competizione positiva con altri raggruppamenti civici in appoggio a Gianguido D'Alberto. Non sono mancati apprezzamenti al contributo di Renzo Di Sabatino per le sue "
esplorazioni unitarie" . Ad incoraggiare i
"giovani" candidati la vecchia guardia del consiglio comunale Maurizio Verna, Alberto Melarangelo e Flavio Bartolini dinanzi ad un parterre di rappresentanze politiche e istituzionali come gli assessori regionali Dino Pepe e Giorgio D'Ignazio, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il presidente IZS Manola Di Pasquale, il presidente del BIM Moreno Fieni, il sindaco di Crognaleto Giuseppe D'Alonzo e il segretario provinciale Gabriele Minosse.
m.m.
Insieme torniamo a ragionare di politica per offrire alla città un progetto di rinascita e di modernizzazione. È questo il messaggio ambizioso ed inclusivo che Gianguido D'Alberto e Sandro Mariani hanno lanciato ieri sera dallo Sporting Hotel per presentare i candidati del Partito Democratico. Come nella parabola del figliol prodigo il sorriso, la chiarezza dei contenuti, il profilo politico ed amministrativo hanno reso evidente la voglia di ritrovare il senso dell'unità e affrontare le sfide del buon governo e dell'efficienza amministrativa. "Sono esattamente quello che ero nel PD, come dirigente e come capogruppo. Con la piena consapevolezza che ci troveremo ad affrontare ostacoli e lasciti pesanti di chi ci ha preceduto" ha scandito il candidato sindaco al comune di Teramo di Insieme Possiamo davanti ad un'affollata platea, attenta e desiderosa di seguirlo fino alla vittoria del 10 giugno prossimo. Si è trattato di un primo atto significativo dopo mesi di tensioni e personalismi che non lasciavano ben sperare per la tenuta del centrosinistra teramano. È tuttavia il risultato della tela tessuta pazientemente e con la massima discrezione dal commissario Sandro Mariani nella ricerca di un equilibrio sostanziale per la compilazione della lista, fra ansia di rinnovamento e concretezza dei contenuti politici, in competizione positiva con altri raggruppamenti civici in appoggio a Gianguido D'Alberto. Non sono mancati apprezzamenti al contributo di Renzo Di Sabatino per le sue "esplorazioni unitarie" . Ad incoraggiare i "giovani" candidati la vecchia guardia del consiglio comunale Maurizio Verna, Alberto Melarangelo e Flavio Bartolini dinanzi ad un parterre di rappresentanze politiche e istituzionali come gli assessori regionali Dino Pepe e Giorgio D'Ignazio, il consigliere regionale Luciano Monticelli, il presidente IZS Manola Di Pasquale, il presidente del BIM Moreno Fieni, il sindaco di Crognaleto Giuseppe D'Alonzo e il segretario provinciale Gabriele Minosse. m.m.
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