Siamo tornati a Castelli in occasione della festa italiana della ceramica.
Buongiorno ceramica è appunto lo slogan che ha accompagnato il programma di
due giorni (19-20 maggio 2018) di eventi aperti al pubblico nelle città italiane di
affermata tradizione ceramica. Nello storico borgo maiolicaro sotto il
Monte Camicia, nonostante i transennamenti post terremoto che
scoraggiano l'affluenza
consueta alle botteghe e ai musei, in tanti hanno scelto di non
rinunciare ad una fantastica escursione nella
natura e nell'arte.


Con altri amici, rincontrati per caso in piazza,
abbiamo trascorso una piacevole domenica in
un'atmosfera gioiosa improvvisandoci ceramisti per un giorno sotto lo
sguardo divertito di artisti noti formatisi proprio all'Istituto
d'Arte di Castelli.
Nel primo pomeriggio, presso lo spazio espositivo di Piazza Marconi, il Sindaco di Castelli Rinaldo Seca, insieme al critico d'arte Simone Battiato, ha inaugurato una splendida mostra di opere di Giancarlo Sciannella con una sintesi di cinque anni di produzione scultorea (
1966-2001) dell'artista castellano recentemente scomparso.
Come ha sottolineato Battiato..."Sciannella appartiene a quel ristretto gruppo di artisti che hanno saputo riabilitare la ceramica a medium espressivo attuale, indagando e ricercando una possibilità di relazione tra l'arte e i fenomeni della società contemporanea, con esiti di forte e drammatica intensità espressiva, unendo sapientemente, nel suo caso, la memoria del patrimonio storico-culturale e della tradizione artigiana legati al
genius loci (Castelli vanta circa cinque secoli di produzione ceramica) con la ferma volontà di "liberare" la materia da rigidi formalismi e attraverso il lavoro, se stesso". La mostra resterà aperta fino al prossimo 3 settembre e vale la pena visitarla. Oltre alle sorelle di Giancarlo, alla moglie Daniela e al figlio Tommaso erano presenti alla cerimonia di inaugurazione gli artisti e amici Fausto Cheng, Ivano Pardi, Bruno Zenobio, il regista teatrale Silvio Araclio.
m.m.
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