Gigi Ponziani e Biblioteca "Delfico", unicum di gran pregio

Come avevo previsto la serata in suo onore alla sala Polifunzionale si è conclusa con larghi sorrisi d'amicizia e lacrime trattenute sul viso emozionato e rubicondo di Gigi Ponziani. 
Mi torna in mente una sua frase pronunciata quella mattina del 3 aprile 2004, fra applausi e lacrime di gioia irrefrenabile, durante la cerimonia augurale di apertura dell'aristocratica dimora della cultura al centro di Teramo: "E' un evento epocale"!! egli disse, riferendosi alle ansie e alle fatiche accumulate tra le barriere burocratiche per traghettare da Vico del Nardo  all'omonimo Palazzo patrizio la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico" di cui Gigi era, appunto, Direttore. Naturalmente annoto ciò con le dovute differenze di partecipazione e di contenuti fra i due momenti. 
Del resto, come ha opportunamente osservato in un passaggio del suo discorso l'amico e collega Enzo Fimiani, Direttore della Biblioteca Universitaria "Gabriele D'Annunzio", non accade quasi mai che una persona venga omaggiata per i suoi meriti di ricercatore, storico bibliografo e bibliotecario alla fine del suo ciclo lavorativo e nel pieno delle sue energie culturali e umane. Insomma nessuno si illuda di considerarlo pensionato inerte e, da amico, tenace ascoltatore delle sue reprimende, come mi ha simpaticamente definito l'altra sera, sono sicuro che da Gigi dobbiamo attenderci ancora molte altre gradite sorprese. Nella presentazione del volume edito da Ricerche e Redazioni L'odore dell'inchiostro, una raccolta di saggi scritti per l'occasione in suo onore da studiosi e colleghi bibliotecari, Manuela De Filippis, già Presidente dell'Associazione Amici della Delfico, scrive così : "Con i suoi scritti Luigi Ponziani ha dato contributi fondamentali alla storia civile e culturale regionale dell'Otto-Novecento e alla storia del Fascismo e della Resistenza"...."un corpus bibliografico vasto e ancora in fieri che si innerva e si innesca in un contesto di più ampio respiro nazionale, divenendo via via narrazione di un passato a ridosso del presente e chiave di lettura delle questioni del nostro tempo". Poi l'attenzione si sposta inevitabilmente sulle vicende della città legate al nome della duecentenaria Biblioteca   Provinciale che tuttora risente dell'impulso dato da Gigi dal 1999 al 2015. 
Ed io ne approfitto per ricordare l'ingente patrimonio librario di cui i teramani devono andare sempre fieri. Soprattutto come in questo periodo di complicato riassetto normativo e gestionale fra Provincia e Regione proprio in materia di biblioteche. A riguardo la Delfico si può considerare  un magico labirinto di Sale lignee: da quelle Gotiche alla sala Muzii, dalla sala Abruzzese alla sala Manetta al Corridoio delle Cinquecentine fino alla sezione dei Fondi Antichi e Manoscritti e la Biblioteca Abruzzese a cui si accompagnano Emeroteca e Mediateca di prim'ordine. Senza dimenticare tanti altri servizi erogati con professionalità e ben congegnati fra l'antico e il moderno, fra studio e consultazione, promozione continua di eventi inediti e molto partecipati. 

Un grande luogo di incontri d'ogni tipo su temi di varia cultura e in sintonia con idee e proposte di una società in rapida evoluzione. Così come Luigi Ponziani ha sempre prefigurato.

 Da questo punto di vista, infatti,  il "vecchio" bibliotecario Ponziani dal piglio ottocentesco, come lo ha descritto Enzo Fimiani, ha offerto un'immagine moderna e dinamica della struttura che lo ha visto protagonista per lungo tempo e in cui si è speso tanto per tenere viva la comunicazione fra utenza e territorio. Alla fine dell'incontro egli ha voluto ricambiare tutti gli intervenuti con un  cortese gesto donando alla Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico" un disegno a lui dedicato a firma di un grande caricaturista teramano  come Dante Cirillo. Uno schizzo d'arte importante ma al tempo stesso premonitore delle capacità di chi sarebbe diventato un autorevole personaggio della cultura teramana dei nostri tempi. Come si dice oggi: Gigi è una grande risorsa. Anche per l'impegno sociale e politico in vista delle  prossime elezioni amministrative al Comune di Teramo. Qualcosa egli lascia intendere nelle sue osservazioni con il rigore e la trasparenza dello studioso ma anche con lo sguardo rivolto al futuro per il rilancio decoroso del capoluogo aprutino. Mi aspetto già l'ennesima sua reprimenda per queste anticipazioni non autorizzate.












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