Ernino gli ideali la politica


Non è semplice scrivere di emozioni o descrivere sensazioni condivise in questo fine settimana con gente di Teramo e dintorni. La gente, appunto. Quella che è difficile ormai incontrare per le strade, sempre più alle prese con uno stile di vita condizionato da crisi ecomonica e terremoti ma che si ritrova sui piani alti della politica, della cultura, del fare per gli altri. Senza clamori  ma con tanto sentimento nel sottofondo dell'anima. E' quello che ho letto sui volti di una moltitudine variegata del popolo della sinistra ma anche di tanta gente comune, silente e sorridente, accorsa nel Palazzo della Provincia a  ricordare Ernino D'Agostino a due anni dalla sua prematura e dolorosa scomparsa.

Un gesto encomiabile per ciò che ha rappresentato Ernino nella "sua casa istituzionale" in cui ha trasferito i suoi ideali di integerrimo uomo di partito nel segno della trasparenza, dell'educazione, della lungimiranza in difesa delle classi sociali più deboli, spesso diseredate proprio da quelli che fanno politica per sè e che, ovviamente, ieri pomeriggio erano lontani mille miglia dai suoi valori. I discorsi di circostanza non sono mancati come pure la retorica che in questi casi tende a prendere il sopravvento. Tuttavia l'atmosfera in quella straboccante Sala consiliare era genuina, densa di rispetto e ammirazione per la forza della semplicità umana e politica che Ernino ancora oggi sprigiona e per certi versi tiene unito il Partito Democratico a cui egli ha donato, fino all'ultimo respiro, il meglio della sua  grande, inconfondibile, totalizzante passione esistenziale. Anche la cultura ha fatto la sua parte. Silvio Araclio, sensibile regista teatrale e animatore di Spazio Tre, ha saputo trarne spunti efficaci interpretando brani significativi dei discorsi del Presidente della Provincia Ernino D'Agostino che testimoniano la profondità del suo agire amministrativo e l'amarezza per la sua traumatica interruzione. Proprio i suoi estimatiri ieri hanno battuto questo tasto dolente elencando importanti progetti rimasti incompiuti ma di vitale importanza per lo sviluppo del territorio a beneficio di quelle comunità legate al giovane presidente scomparso. Se le parole sono pietre mai come in questo caso possono trasformarsi in strade, abitazioni, cantieri, posti di lavoro, serenità e benessere che la buona politica deve garantire senza fini reconditi.

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