E' stata un'incursione soave nel mondo della fotografia di architettura e di opere d'arte sotto la guida di un maestro tra i più noti e creativi come Pino Dell'Aquila. Per circa due ore egli ci ha tenuto piacevolmente inchiodati sulle panche della chiesa di San Giovanni Battista a Castelli in una conversazione insolita nell'ambito della sesta edizione del Festival della Storia dell'Arte. Un'affabulazione continua di curiosità e di piccoli episodi della sua vita professionale che da Torino lo hanno condotto nelle sfere dell'eccellenza mondiale per quanto riguarda il suo
"punto di vista" di fotografare l'arte e di coglierne l'essenza comunicativa che accomunava artisti e committenti del periodo rinascimentale. Come dire, essi erano dei pubblicitari ante litteram nel rappresentare con il linguaggio dell'arte una nuova visione dell'uomo e dell'ambiente in cui interagiva. Nel suo racconto fatto di parole e immagini che scorrevano sul grande schermo lo abbiamo visto all'opera in ore e ore di allestimenti nei Musei Vaticani, negli Uffizi, all'Accademia di Brera, nel Palazzo Ducale di Urbino, nel Museo Egizio di Torino, tra i Sassi di Matera, in Georgia, nel Paul Getty Museum di Los Angeles. Con fare discreto ma molto coinvolgente, Pino ci ha insegnato a vedere più che a guardare un dipinto di Piero della Francesca o di Leonardo o una scultura di Michelangelo. Ci ha consigliato di soffermarci con il tempo dovuto della conoscenza sui dettagli dell'opera d'arte attraverso le immagini mostrandoci i suoi lavori editoriali di gran pregio. Ha ringraziato i suoi preziosi e pazienti "assistenti" come il figlio Nicola, il nipote Eugenio e, con un nodo in gola, ha ricordato l'artista e amico Giancarlo Sciannella, recentemente scomparso. Molto interessanti le sue frequentazioni di lavoro con Salvatore Settis e con Paolo Fossati ai tempi d'oro della casa editrice Einaudi e poi di Bell'Italia alla Mondadori.
Insomma un'ampia carrellata di ricordi che si è conclusa con una sequenza fotografica

dedicata con affetto ai suoi allievi della scuola di restauro di Venaria Reale di Torino. Con loro, nel 2011, ha soggiornato a Castelli, sua seconda patria per via della moglie Teresa, alternando lezioni e seminari presso l'Istituto d'Arte e visite guidate nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. A suo modo, con la sua consueta disponibilità, Pino Dell'Aquila è stato e rimane un illuminato ambasciatore di Castelli nel suo mondo di riferimento artistico e professionale. Alla fine del suo impareggiabile racconto il pubblico, in presenza del sindaco Rinaldo Seca, lo ha salutato
con un lungo applauso di apprezzamento e di riconoscenza.

Pino Dell'Aquila è architetto. Dagli anni settanta si occupa di fotografia di architettura e di opere d'arte. Ha collaborato con riviste specializzate quali Domus, Casabella, Abitare e con pubblicazioni di editori come Einaudi, Donzelli, Allemandi, Giorgio Mondadori, Franco Maria Ricci ecc. Attualmente è docente di tecniche fotografiche presso l'Università di Torino, facoltà di "Scienze per la Conservazione, Restauro e Valorizzazione di Beni Culturali di Venaria" e foto d'architettura presso lo IED-Istituto Europeo di Design- di Torino.
Ciao Pino vado per gli 85 in buona salute , trasferito in Toscana con moglie e figlia , una piccola casetta vicino Lucca , Pisa , Montecatini .
RispondiEliminaAscolto musica , leggo , qualche photo per strade di campagne , attorniato da boschi .
Giro in bici e ogni tanto una bella camminata e .. al bar del piccolo paesino quattro chiacchere tra anziani.
In casa do una mano in cucina .
In camera , ognuno nella propria.
Sto mettendo ordine e archiviando disegni e photo , ho tanta roba ! Oggi ho trovato due photo della S. Stone , ricordi ?
Eccoti cercato su INTERNET ‼️🍷
Un caro saluto alla tua signora e a tuo figlio e un abbraccio a te
Sante _ _ 3397842386_ _
sante.montecarlo@gmail.com
Inoltrato a Pino. Un saluto - ma.ma.
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