"Rigenerare Memoria” - Il Liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti vince la terza edizione del torneo di “Debate storico Giacomo Matteotti"
All’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti‑Pescara, si è disputata la finale della terza edizione di Rigenerare Memoria – Torneo di debate storico, intitolata alla memoria dell’On. Giovanni Di Fonzo, promotore della prima edizione. Il torneo mira a sviluppare il pensiero critico storico, avvicinando gli studenti a fonti primarie e storiografia, affinché comprendano perché la conoscenza storica sia indispensabile per la democrazia.
L’edizione 2025 ha messo al centro la figura di Giacomo Matteotti, nel centenario del suo assassinio, articolandosi sulla mozione storica:
“Questa Camera ritiene che senza l’omicidio Matteotti il fascismo non avrebbe pienamente esplicato tutti i suoi caratteri dittatoriali”
Le due squadre finaliste, il Liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti (PRO) e il Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto. Il Liceo “G. B. Vico” si è aggiudicato il titolo con giudizio diviso 2–1.
La squadra del Liceo Classico “G. B. Vico” di Chieti: Francescopaolo Barbacane, Lorenzo De Frenzi, Tarhi Alae, coach Prof. Francesco Baldassarre.
La squadra del Polo Liceale “R. Mattioli” di Vasto: Michelangelo Grimaldi, Antonio Bevilacqua, Michele Pio Ciccarelli, coach Prof.ssa Irene Bianchi.
La giuria era composta da Enzo Fimiani dell’Università “d’Annunzio, Marcello Ravveduto dell’Università di Salerno e Matteo Giangrande, direttore Società Nazionale Debate Italia.
Un dibattito tra causa scatenante e sintomo storico
Le argomentazioni si sono snodate fra due letture storiografiche: da un lato, l’omicidio Matteotti visto come “punto di non ritorno” capace di spalancare la strada alle Leggi Fascistissime; dall’altro, la tesi che il regime fosse intrinsecamente votato alla violenza e che il delitto fosse solo una tappa di un processo già in atto. Il confronto ha permesso agli studenti di applicare metodo critico, ricerca documentale e retorica argomentativa, partendo dal volume Un’idea di Matteotti. Un secolo dopo di Enzo Fimiani (Marietti 1820, 2024).
Oltre la competizione
Al termine della gara, Marcello Ravveduto ha tenuto una lectio magistralis sull’uso pubblico della storia in ambiente digitale, con un focus sul “caso Matteotti” nei social media. L’evento ha coinvolto circa 80 tra studenti e docenti degli istituti abruzzesi, in un clima definito “olimpico e leale” dagli stessi partecipanti.
Partner e patrocini
La manifestazione è stata realizzata grazie al sostegno e alle competenze di Fondazione Hubruzzo, Rete Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione (RATI), Società Nazionale Debate Italia e Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
I commenti
Raimondo Castellucci, Direttore Generale Fondazione Hubruzzo
"Sostenere Rigenerare Memoria significa investire sul capitale umano della nostra regione: giovani che, argomentando sul passato, imparano a leggere criticamente il presente e a progettare un futuro più consapevole".
Matteo Giangrande, socio RATI e Direttore SN Debate Italia
"Dedicare il torneo a Giovanni Di Fonzo è un atto di gratitudine verso chi ha creduto nell’educazione civica come motore di emancipazione; oggi i nostri ragazzi raccolgono quel testimone con passione e rigore scientifico".
Francesco Baldassarre, ideatore del progetto
"Vedere i miei studenti misurarsi su fonti, dati e contro‑argomentazioni è la prova che il debate non è solo una tecnica dialettica, ma un laboratorio di democrazia applicata".
Enzo Fimiani, storico e giudice di finale
"Il confronto tra tesi opposte sul “caso Matteotti” restituisce alla ricerca storica il suo carattere dialettico: la verità si costruisce attraverso la sfida delle idee, non con l’imposizione dall’alto".
Francescopaolo Barbacane, primo speaker della squadra vincitrice
"Porterò sempre con me l’emozione di questo confronto: difendere una tesi, ascoltare l’avversario, rivedere le proprie certezze — è la migliore palestra di cittadinanza attiva che la scuola possa offrire".
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