Gremitissima ieri sera la platea del Teatro comunale alla presentazione del libro "E' successo" di Filippo Di Antonio. Simboli e simbolismi di un'avventura imprenditoriale in terra aprutina

di Marcello Maranella

Avevo preannunciato nei giorni scorsi che c'era grande attesa per ascoltare il racconto di vita e di lavoro di Filippo Di Antonio, uno degli imprenditori teramani tra i più attivi e lungimiranti dell'ultimo decennio che ha dispiegato le migliori energie nell'edilizia, nella comunicazione televisiva e nello sport. Non è a caso, infatti, la scelta del titolo del libro "E' successo". Una sintesi editoriale perfetta che se da un lato indica un percorso obbligato intrapreso a seguito di un increscioso avvenimento, dall'altro si rivela nel tempo la scelta giusta, positiva e vincente determinando, appunto, il successo dell'impresa. Quando il protagonista della serata è apparso sul palcoscenico del comunale un lungo applauso del pubblico ha caratterizzato la miscela di tensione e curiosità che regnavano nella gremitissima sala. Applausi che si sono ripetuti in altri suggestivi momenti della narrazione della sua avventura imprenditoriale, costellata di aneddoti e sottile autoironia facendo scattare fra i presenti empatia e apprezzamento nei confronti di una persona normale, di sani principi nel creare opportunità di lavoro e occupazione, considerati i tempi bui in cui viviamo e, soprattutto, non animato da tentazioni di autoreferenzialità.

Per intenderci:  il libro, edito dalla casa editrice teramana Ricerche &Redazioni, vuole semplicemente offrire spunti di riflessione con un taglio ben preciso come annota efficacemente nella prefazione Simone Gambacorta: "non una trattazione nè un'autobiografia in senso stretto, ma una selezione dei capitoli principali tratti dall'ideale diario di bordo di un uomo che ha assegnato a sé stesso il compito di essere il timone della propria vita". Nella scenografia spartana del palcoscenico a tratti compaiono sul fondo immagini e filmati di alterne vicende sportive che hanno segnato l'altra parte della personalità  del dinamico imprenditore originario di Poggio San Vittorino.  Mentre lui parla  alle sue spalle compaiono Baggio e Carlo  Mazzone, due grandi miti per Filippo simboleggianti ambizione, determinazione e bravura. Ma che spiegano ad un tempo la grande passione di Filippo per il calcio culminata recentemente nella conquista della leadership della squadra della Città di Teramo.

 In molti si chiedono come faccia ad assolvere ai tanti impegni assunti. E lui senza scomporsi ma nemmeno compiacersi risponde nel libro che ogni mattina si alza alle tre e mezza prendendosi tutto il tempo necessario per pianificare e coordinare il lavoro senza lasciare nulla al caso. Del resto, aggiunge, l'aver fatto l'arbitro di calcio e il carabiniere ausiliario si comprende benissimo che la riconoscibilità della divisa comporta assunzione di responsabilità nel prendere decisioni sul campo, senza titubanze. In ogni passaggio l'autore di "È successo" precisa che i risultati ottenuti non sono solo merito suo ma di tutti i collaboratori con cui condivide da un ventennio oneri e onori. In effetti sono tanti quando appaiono nelle gigantografie sullo sfondo del palcoscenico. Dietro i loro volti sorridenti vivono storie di tutti i giorni e speranze di continuità e benessere all'interno della comunità teramana. Un dato per tutti è la vicenda di Super J. 

Bene ha fatto il conduttore a ricordare che l'emittente televisiva si situa oggi fra le prime cento strutture di comunicazione più importanti d'Italia. Grazie al suo editore, Filippo Di Antonio, che ha potenziato l'organico redazionale con una leva di giornalisti, collaboratori e tecnici molto qualificata. In grado di esprimere programmi di informazione e approfondimento nei vari settori della cultura, delle discipline sportive e di varia attualità in ambito provinciale e regionale. Il tutto dentro una oculata politica di espansione e di marketing territoriale con particolare riferimento al mercato pubblicitario. Non è poco se si pensa alle vicende degli ultimi anni che hanno purtroppo determinato la chiusura di altre gloriose emittenti e testate giornalistiche del capoluogo. Nelle ultime pagine del libro l'autore ha mostrato nei confronti dell'intero staff  immensa gratitudine menzionando nomi e meriti per l'ottimo lavoro svolto. Diversi sono stati i riferimenti al valore della famiglia e all'amore  infinito che nutre per la moglie Isabella e per le figlie adorate Stella e Azzurra, che considera pilastri insostituibili nella vita e nella professione.

 A far da spalla a Filippo Di Antonio un abile affabulatore e amico di lungo corso come Pierluigi, munito di minuscola clessidra con cui ha scandito i tempi della serata trascorsa piacevolmente in poco più di un'ora, riannodando il filo degli argomenti trattati  nel libro. Dopo di chè tutti in fila nell'atrio del Teatro comunale ad acquistare il libro dinanzi a Filippo,  intento a firmare copie e dispensare dediche, ricordando che il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto per beneficienza.  Una ragione in più per chi non era presente di correre ad acquistare il libro di un conterraneo che da prestigio e visibilità alla nostra amata città!


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