PRINCESA Caruggi e altri paraggi. Ma anche fraseggi fantastici di musicisti teramani in omaggio a Fabrizio De Andrè

 di Marcello Maranella

Riscendo Corso San Giorgio  nell'ora che volge al tramonto sperando di intercettare la lieve fresca aria di Magnanella. E invece vi regna caldo umido da sfinimento in un'immagine di città semi deserta. Tranne quel piccolo capannello di persone che resiste davanti alla libreria Tempo Libero. Tappa obbligata come succedeva ai tempi mitici de "La Scolastica". Altri tempi, altre storie. In ogni caso punto di incontro di metà corso per salutarsi cordialmente cinquettando di arte, natura e spigolature aprutine. Ma anche di novità librarie, musicali ed artistiche di casa nostra che arricchiscono gli eventi estivi al Parco fluviale di Teramo Natura Indomita o alla Villa comunale o nei giardini del Castello Della Monica. Mi unisco con piacere all'allegra compagnia di Roberto, Armando, Christian e una persona che non conosco ma che sembra gradire le nostre amene dissertazioni, specie quando riesumiamo gli Eqilibri Musicali. Il fortunato format di originale combinazione fra libri e musica raffinata, ideato qualche anno fa da Christian Simonella e Riccardo Nori. Prima di salutarci augurandoci buone vacanze il nostro amico silenzioso mi porge un CD abbozzando un sorriso e un garbato cenno di saluto con il capo.

Ringrazio per il cortese gesto a cui accompagno frettolosi apprezzamenti sul disegno di copertina. Davvero eloquente che scopro tratto da un dipinto di Gabriele Morelli, come pure il logo del titolo PRINCESA curato da Mattia Pompei. Mentre torno a casa non vedo l'ora di sintonizzarmi con la giusta atmosfera di ascolto e di frescura pensando quanto sia difficile, se non impossibile, interpretare l'estro creativo di Fabrizio De Andrè. E invece è stata una graditissima sorpresa permeata di ineccepibile professionalità artistica nel ripercorrere uno dei periodi più significativi dell'indimenticabile cantautore genovese. Che stimola una piacevole intensità partecipativa sulle note di Fiume Sand Creek, La ballata dell'amore cieco, Dicono di lui, Un chimico, Un robivecchi, Tempus fugit, tempus manet, Divisi per sempre, Il pescatore, La voce (11.01.1999), Una storia sbagliata. 

Una notazione speciale va anche a tutti i collaboratori: da  Rita-Maria La Boria e Valeria La Rocca per la gentile condivisione dei loro splendidi versi, a Roberto Pagano per il magistrale lavoro grafico, a Flavio Pistilli per l'impagabile supporto in studio.

Cosa dire di più? Due cose. 

La prima è che non avrei mai immaginato una prova di così alto livello interpretativo: dalle magiche sonorità di valenti e sensibili strumentisti che vedete nella foto ai virtuosismi canori  in stretto stile De Andrè ma senza alcuna sfasatura imitativa.

La seconda è indirizzata a quel signore di cui ho fatto cenno al'inizio, tanto discreto quanto bravo come musicista dei Princesa che si chiama Walter Di Giacinto. Gli invio cordiali saluti insieme alla sua band con i migliori auguri per altri meritati successi. E' questa la teramanità che ci inorgoglisce!

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