il fenomeno Bucci con le sue spassose RIME TOSCIBILI

di Marcello Maranella
 
Gino Bucci arriva da Martinsicuro, graziosa cittadina marinara posta all'estremo nord della costa teramana, a confine con le Marche. Da poche settimane sta mietendo successi con un libro fresco di stampa e continua a stimolare curiosità con una trovata giocosa  ma al tempo stesso geniale nella sua semplicità. Nel 2014 è entrato in scena sui social con la pagina intitolata  l'abruzzese fuori sede... dove scrive di Abruzzo  tutte cose. Grazie al suo lavoro sul web.. ha ritirato premi, presentato cose, parlato finanche in pubblico e soprattutto ha mangiato sovente aggratise in giro per l’Abruzzo. Formatore nelle scuole, conferenziere silenzioso, laureato in lettere e quasi giornalista, scrive anche di tennis e cibo in scatola. E così continua a girare decantando le sue Rime Toscibili raccolte in un libro uscito il 7 luglio scorso per i tipi di Ricerche&Redazioni. Quando è venuto a Teramo tra le prime presentazioni, la Sala Ipogea era già gremita di fan plaudenti. Destinati ad aumentare in ogni sua apparizione, nelle piazze, nei giardini pubblici e nelle librerie più  importanti. Sembra stupirsi anche l'autore di tanta popolarità che nell'introduzione avverte dubbioso“Ma qual è il senso di questo libro?” Vattelappesca. Spero possa far sorridere, spero possa appicciare qualche bel ricordo, spero possa mettere appetito.» 
Eppure l'editore ne coglie pienamente le potenzialità comunicative affidando l'interpretazione del singolare linguaggio di Gino Bucci a due "pezzi forti" della narrativa italiana, ancorchè abruzzesi, come Donatella Di Pietrantonio, vincitrice del Premio Campiello 2017con L'Arminuta, che gli dedica nella quarta di copertina del volume un pensiero affettuoso...
«Seguitissimo e spassoso ambasciatore dell’Abruzzo nel mondo, Gino Bucci consegna ai lettori un gioco letterario che mescola dialetto e italiano, toponomastica e gastronomia, in una nuova Gnosi delle Fanfole esilarante e affettuosa che racconta gli abruzzesi come siamo.»
A cui si unisce il poeta, scrittore e saggista Remo Rapino nella sua prefazione al libro parlando di «un geniale percorso sugli intriganti sentieri della dialettologia. Un invito lieve al ridere e al sorridere, anche di noi stessi, parlando alla mente e al cuore di tutti, al di là dei confini territoriali e delle differenze dialettali. Insomma un umile rosario di “mattità” che, di fatto, aprono alla conoscenza come alla valorizzazione dell’Abruzzo e della cultura abruzzese, che, sotto sotto, è terra misteriosa e intricata. Svelare segreti e sentimenti è come camminare a zonzo per i piccoli paesi, facendo emergere le minime anime di questi, cercando di superare un aspetto tipico del carattere abruzzese, già messo in luce da Ennio Flaiano “... quello del pudore dei propri sentimenti” o di stare, senza vergogna alcuna, dalla parte dei cafoni come insegna la scrittura di Ignazio Silone.»
 
Meritati e autorevoli riconoscimenti a sostegno di un tour estivo di ben 58 tappe a partire da Loreto Aprutino con Donartella Di Pietrantonio  e poi a Cepagatti con 'Nduccio e la sua band e ancora su e giù per l'Abruzzo nel mese di agosto da Chieti ad Avezzano a Fara San Martino (3 agosto), Martinsicuro (7 agosto), Collelongo (9 agosto), Giulianova (10 agosto), Bolognano (16 agosto), Torricella Peligna (19 agosto), Lanciano (30 agosto), Barisciano (3 settembre) .......
 
 

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