Gli incantevoli paesaggi di Rocca Roseto, Madonna della Tibia e Valle Vaccaro. Un'escursione da ricordare negli annali dell'Associazione Crognaleto-Tibia
di Marcello Maranella
Un regno di biodiversità nel bel mezzo della Vallata del Vomano, versante teramano del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. E' questa l'immagine più aderente alla bellezza del paesaggio circostante dove lo sguardo si allunga nei panorami mozzafiato dalle pareti lucide e rocciose del Gran Sasso d'Italia alla lussureggiante e boscosa Montagna della Laga. E' domenica mattina di questo torrido mese di luglio quando allenati escursionisti e appassionati della nostra amata montagna si ritrovano puntuali nel piccolo sagrato della chiesetta della Madonna della Tibia, sopra l'abitato della frazione di Crognaleto. Da lì muoveranno per una traversata tanto suggestiva dal punto di vista naturalistico quanto ricca di scoperte archeologiche e culturali. Si tratta, infatti, di una prima uscita organizzata con piglio certosino dal Presidente dell'Associazione Crognaleto-Tibia, Giovanni Di Filippo, in stretta collaborazione con Gianni Quaranta nativo anche lui di Crognaleto, già comandante della stazione dei Carabinieri Forestali del Comune di Cortino. Grazie alla loro felice intuizione di conciliare il desiderio di rilassarsi all'aria aperta con il piacere di scoprire il vissuto magico e misterioso dei territori attraversati, il raduno ha registrato una largissima adesione andando ben oltre le previsioni iniziali. Encomiabile il servizio previsto nei minimi dettagli per garantire sicurezza agli ospiti intervenuti con tanto di ambulanza al seguito, protezione civile e una guida esperta come Luciano Ruggieri di Abruzzo Parks.
Sin dall'inizio della partenza dal santuario della Madonna della Tibia il professor Federico Roggero ha inquadrato il luogo ripercorrendo la leggendaria vicenda miracolosa di quella chiesetta, fondata nel 1617, preziosamente custodita nei secoli dalle famiglie di Crognaleto con l'autorevole sostegno della Diocesi di Teramo e Atri. Non a caso quel luogo sacro, mèta prediletta da turisti e fedeli, è stato trasformato il 2 luglio 2019 in Santuario diocesano con l'imprimatur dell'attuale Vescovo Monsignor Lorenzo Leuzzi . Ammirevole inoltre la cura e l'attenzione manutentiva da parte del comune di Crognaleto con l'installazione di solide staccionate di legno che proseguono fino al limitare del bosco e si sale superando lievi dislivelli per arrivare a Piano Roseto. Località molto nota dove per decenni greggi e pastori hanno gioiosamente animato la Fiera della Pastorizia, simbolo di una florida economia agro silvo pastorale, divenuta area altamente protetta con l'istituzione del Parco nella seconda metà degli anni'90 del secolo scorso. Sui pregi ambientali e sulla loro tutela di cui mi sono ampiamente occupato in passato ci siamo intrattenuti con la dovuta attenzione. Senza, tuttavia, tralasciare altre storie di domini e di incastellamenti medievali di cui la vicina Rocca di Roseto, a oltre 1250 metri s.l.m. è significativa testimonianza. Con i suoi ruderi ancora evoca nell'immaginario comune l'imponente ed inespugnabile fortezza nella sua antica funzione strategica di difesa prossima al confine con lo Stato Pontificio, di osservazione e di controllo nel sistema delle Doganelle d'Abruzzo per l'allevamento ovino transumante e lo sfruttamento dei boschi.
Foto del servizio di Ma.Ma
Associazione Crognaleto-Tibia _ info
E' stata ideata e promossa dalle comunità del territorio di Crognaleto e costituita con il benestare dell'Amministrazione comunale nel luglio 2020. Il sodalizio opera senza fini di lucro e si ispira ai pricipi di solidarietà sociale con l'intento di promuovere e valorizzare dal punto di vista religioso e turistico il territorio inerente il Santuario della Madonna della Tibia.
Gli obiettivi dell'associazione in sintesi si basano su:
- attività di diffusione dell'escursionismo, quale strumento privilegiato per una politica di sviluppo turistico e culturale nel contesto del proprio territorio;
- divulgazione del valore del camminare all'interno del Parco come occasione di contatto con le bellezze della propria terra;
- socializzazione e riscoperta delle proprie radici culturali e dei propri beni immateriali, da incentivare anche attraverso iniziative in collaborazione tra Comune, Ente Parco, Soggetti privati, Pro-loco e Istituzioni varie.
> Presidente Giovanni Di Filippo
> Segretario Claudio Mistichelli
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