Marcia per la pace sabato 26 marzo a Teramo. Università, Centri di ricerca e Conservatori musicali abruzzesi insieme per l'Ucraina

 

di Marcello Maranella

E' stato il magnifico rettore dell'Ateneo teramano Dino Mastrocola, in rappresentanza di UniTe, quale ente proponente, ad aprire questa mattina la conferenza stampa di presentazione della Marcia per la Pace che avrà luogo a Teramo sabato prossimo 26 marzo, alle ore 9.30. Perchè una marcia per la pace? si è chiesto il rettore... " viviamo tempi complessi dunque solo attraverso un percorso di scienza, di formazione e di cultura possiamo approdare alla pace. Solo così possiamo creare cittadini consapevoli affinchè siano portatori di pace. In tal senso anche lo sforzo fisico del marciare rafforza il senso di solidarietà nei confronti di chi soffre".

A fianco a lui il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto cui fa capo l'organizzazione dell'iniziativa nell'ambito del progetto Teramo Città Universitaria il quale ha confermato di aver predisposto tutte le misure necessarie per il buon svolgimento della manifestazione. "Il messaggio di pace che sarà lanciato sabato prossimo a Teramo" ha concluso D'Alberto " ha già avuto la piena condivisione dei sindaci abruzzesi". Presente inoltre  il Direttore dell'Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise "G. Caporale" di Teramo Nicola D'Alterio, mentre in video conferenza hanno aderito Enzo Brocato direttore di INAF Osservatorio Astronomico d'Abruzzo, Federico Paci, vice direttore del Conservatorio Statale di Musica "Gaetano Braga" e Eugenio Coccia, rettore di Gran Sasso Science Institute (GSSI)il quale ha sottolineato che la scienza è sempre stata un ponte tra culture diverse e paesi diversi, anche fra paesi spesso in conflitto fra loro.
"Si ricorda sovente come grazie alla scienza il CERN e gli scienziati dell'allora Unione Sovietica, in piena guerra fredda, lavoravano insieme ai colleghi statunitensi. Ma si potrebbero fare tanti altri esempi attuali, meno noti ma altrettanto efficaci, per dire che, forse, inconsapevolmente anche noi scienziati siamo costruttori di pace. Tutti auspichiamo che cessi presto questo conflitto in Ucraina. Partecipo dunque volentieri all'iniziativa di Teramo" ha concluso il professor Coccia "perchè la pace è un sentimento che ci accomuna tutti, prendendo le nostre menti e i nostri cuori".


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