Bevendo un caffè a Civitella del Tronto

La storia rallentata di Civitella del Tronto è quella che rileggo passeggiando fra le sue ruette antiche in questa calda mattina di giugno.
Riscopro fregi e simboli gloriosi dell'ultimo baluardo del Regno delle Due Sicilie a nord dell'Abruzzo, in provincia di Teramo. Turisti che mi affiancano  e mi sorridono ammiccanti, come se fossi uno di loro. Li ho incrociati fra i tavolini del bar ristorante Zunica bevendo caffè con un pizzico d'inglese spostandoci poi all'ombra delle mura di uno dei borghi più belli d'Italia su cui si erge in tutta la sua magnificenza architettonica la possente Fortezza. E' un'empatia di buon auspicio e di vicinanza, non solo turistica, in una terra ospitale e ricca di testimonianze preziose nonostante i tempi bui delle forti calamità naturali che speriamo di avere lasciato alle spalle per ricostruire in fretta il futuro. Perciò saluto i miei simpatici viaggiatori con un cordiale cenno della mano destra mentre con l'altra rinfilo l'auricolare al ritmo di calimba, mandola, chitarra e percussioni ... sulle corde di aries di in insolito Battiato. Quando si dice il caso. Uscendo di casa senza una meta precisa. Ascoltando sonorità raffinate, piacevolmente in sintonia con i miei scatti improvvisati dedicati alla bella Civitella.  m.m.





Immagini d'autore di  

Marcello Maranella 
































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