Cinema Smeraldo Teramo. Questi i film di Alternativa Cinema in programmazione a maggio 2025
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Quattro titoli presentati nei festival cinematografici internazionali sono la proposta di maggio di Alternativa Cinema, la rassegna d’essai dello Smeraldo Cinema di Teramo, giunta alla 32esima edizione.
Proiezioni alle 17:30 e alle 21:30. Biglietto 6 euro.
Per Guo Bin (Li Zhubin) e Qiao (Zhao Tao, moglie e musa del regista), anime gioiose e fragili, la vita scorre leggera a ritmo di musica. Intanto il progetto della diga delle Tre Gole incombe e Bin decide di partire per non meglio precisati affari. Manterrà la promessa di tornare? Qiao si fida e lo aspetta. Poi, preso atto che i giorni delle canzoni sono finiti, la ragazza si mette in viaggio per cercarlo. Venti anni dopo i due si incontrano nuovamente a Datong.
Giovedì 15 maggio è in scaletta il giallo psicologico “Il caso Belle Steiner” (FranciaBelgio, 2024, 100’) di Benoît Jacquot, tratto liberamente dal romanzo del 1952 “La morte di Belle” di Georges Simenon. Insegnante di matematica in provincia nel
liceo Simenon (!), Pierre Constant (Guillaume Canet) è felicemente sposato con
Cléa (Charlotte Gainsbourg), titolare di un negozio di ottica. In casa ospitano per un po’ l’adolescente Belle, figlia di un'amica di Cléa (Gainsbourg). Una mattina Belle non scende a colazione e viene trovata strangolata nella sua camera. Unico in casa al momento della morte della ragazza, Pierre diventa il principale sospettato. Però mancano un movente, indizi chiari, prove.
Giovedì 22 maggio ecco il mélo “Sotto le foglie” (Francia, 2024, 102’) ventitreesima regia di François Ozon, attento ritratto femminile nell’autunno della
vita (come suggerisce il titolo originale “Quand vient l’automne”) e delle dinamiche
familiari, con sfumature noir. L'anziana Michelle (Hélène Vincent) vive la pensione
in un villaggio della Borgogna e ama raccogliere nei boschi con l'amica MarieClaude (Josiane Balasko) i funghi e cucinarli. La sua unica pena è la figlia Valérie
(Ludivine Sagnier), che le rinfaccia il passato e il troppo amore per il nipotino Lucas
(Garlan Erlos). Il rapporto peggiora ulteriormente quando, per una quiche di funghi tossici, Valérie accusa la madre di aver tentato di avvelenarla e le proibisce di vedere Lucas. Intanto entra in scena Vincent (Pierre Lottin), figlio di Marie-Claude, appena uscito di prigione.
Giovedì 29 maggio è la volta del poetico film iraniano “Il mio giardino persiano” (Iran, Francia, Svezia, Germania, 2024, 96') di Maryam Moghaddam e Behtash
Sanaeeha, tra i titoli più amati nella Berlinale 2024, dove ha vinto il Premio della giuria ecumenica. A Teheran la settantenne Mahin (Lili Farhadpour) dopo un lungo
periodo di lutto si riaffaccia alla vita. Trascorso un divertente pranzo con le amiche capisce che è ora di rompere la solitudine. Conosciuto casualmente l'anziano
tassista Faramarz (Esmail Mehrabi), pure lui solo, lo invita nel suo giardino.
L’incontro si trasformerà in una serata indimenticabile e il desiderio di riaprirsi all'amore avrà la meglio sulle regole sociali e le rigide leggi del regime islamico.
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