A Teramo la Farmacia Guerrieri - Crocetti compie duecento anni. "Ma la voglia di innovare nella continuità è sempre presente" dice l'ultimo della dinastia Giorgio Crocetti

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Marcello Maranella

Un esempio di operosità e di competenza da duecento anni al servizio della comunità nel cuore pulsante del capoluogo aprutino. E' questo il traguardo raggiunto dalla Farmacia Guerrieri-Crocetti prestando ininterrottamente servizio nei locali sotto la loggia della sede municipale di Piazza Orsini a Teramo. Ad incuriosirmi è la copertina del calendario 2024 distribuito all'inizio dell'anno dalla farmacia che reca in alto la data del bicentenario e la scritta: Officina Farmaceutica Fondata nel 1824. Duecento anni insieme ai teramani nel luogo magico della vita cittadina, descritto con amore dal fotografo Pasquale De Antonis ne Il Paliotto..."dalla finestra della mia camera ho fatto la prima fotografia: il campanile con l'orologio che segnava le otto, quella bella aria limpida di Teramo e il suono delle campane così caro e tanto difficile dimenticare" e ancora annota "Sotto l'arco il gioielliere Mancini, poi Cocciolito con i giornali e il negozio di mio zio Salvatore. Nel portico del Municipio quella cosa meravigliosa che era ed è la Farmacia di Crocetti". 

Quando arrivo per appuntamento in farmacia la dottoressa di turno al bancone mi guarda con sorriso gentile e sussurra...la sta aspettando.  Non faccio in tempo a ringraziare che spunta all'improvviso il dottor Giorgio Crocetti il quale, con altrettanta cortesia, mi invita ad entrare nel retrobottega alla ricerca di un angolo riservato per scambiare qualche informazione. Non immaginavo di dover attraversare un  dedalo infinito di stanzini e scaffali  dove trovano collocazione e adeguata climatizzazione i prodotti farmaceutici di uso corrente. La prima sensazione che avverto infatti è la differenza di temperatura fra l'esterno dei giardini assolati e l'interno delle mura fredde, illuminate da lampade al neon come se fossimo in una galleria sotterranea, alla fine della quale troviamo sistemazione in una piccola ansa da cui spuntano una  scrivania e due sedie. L'indispensabile, insomma, per raccogliere le idee e rompere il ghiaccio in un'atmosfera d'altri tempi per cui domando: 

Al di là dei due cognomi apposti nell'insegna, la farmacia è stata comunemente identificata come Crocetti. Mi dice perchè?

" Per quelle che sono le mie fonti la ragione sta nel fatto che Giuseppantonio Crocetti nacque De Florentis, la madre invece era Crocetti ed era di Mosciano, parliamo del periodo fine settecento", assicura l'ultimo della dinastia e subito aggiunge "Alla morte del padre questo mio antenato prese il cognome della madre e di li a poco si trasferì a Napoli per motivi di studio conseguendo, nel 1820, una delle prime lauree dei Borboni scritta a mano, che conservo ancora nei vari appunti di famiglia. Ebbe qualche problema anagrafico per via dei due cognomi che lo indussero a regolare i suoi documenti di identità optando definitivamente in favore del cognome Crocetti"

 Libero quindi di esercitare la professione di farmacista. Ma come mai scelse di venire a Teramo? 

"Tornato a Mosciano Sant'Angelo apri una farmacia e poi nel 1824 decise di trasferirsi a Teramo per svolgere l'attività di farmacista dove ne operava già una dalle parti di Madonna delle Grazie che, però, all'epoca si chiamava spezieria. Successivamente Giuseppeantonio Crocetti sposò la figlia di un notaio originario di Montepagano che faceva di cognome Guerrieri dando così inizio alla denominazione commerciale dei due nomi, all'insegna della continuità familiare e professionale".

Tra ricordi e aneddoti simpatici solchiamo il Novecento e l'inizio del terzo millennio fino ai giorni nostri ricordando la figura di Raffaele Guerrieri Crocetti, fratello di Giorgio, scomparso prematuramente nel 2018 all'età di 71 anni. Una vita dedicata al lavoro di farmacista e all'arbitraggio che gli valse, nel 2016, il premio Giuseppe Basile fino a diventare osservatore arbitrale in Serie A, successivamente insignito con targa per onorare 50 anni di tessera nell'ambito dell' Associazione  Italiana Arbitri. Senza dimenticare la passione per la politica che lo vide brillante e combattivo consigliere comunale nelle fila della Democrazia Cristiana  ai tempi dell'amministrazione guidata dal sindaco Pietro D'Ignazio.

E' quasi mezzogiorno mentre guadagnamo l'uscita laterale dall'altra parte del Palazzo civico e attraversiamo il loggiato diretti verso l'ingresso della farmacia. Ci muoviamo lentamente ammirando, qua e là,  iscrizioni e ornamenti sacerdotali di epoca romana fatti murare dallo storico Theodor Momsen. Come pure l'antico metro di misura ripristinato dal Comune a fianco della farmacia su suggerimento di  Teramo Nostra a testimonianza che nell'atrio, rimaneggiato e curato da Carlo Forti nel 1828, si tenevano i mercati. Anche lo storico Nicola Palma conferma la presenza di altri segni quali una testa d'ariete, un coltello per sacrifici, ormai scomparsi. Si racconta che negli statuti cittadini del 1440 sono evidenziate importanti funzioni di natura politica e di amministrazione giuridica del grande loggiato. Sotto cui ancora oggi, dopo duecento anni di onorata attività, la farmacia Guerrieri-Crocetti può considerarsi un punto di approdo eccellente di lavoro e di immagine positiva della città di Teramo.

Nel ringraziarlo per la cortese attenzione mostrata,  il dottor Crocetti ci tiene ad informarmi che  in concomitanza con i lavori di ricostruzione post sisma del Palazzo comunale sovrastante è previsto anche l'ampliamento della farmacia per stare al passo con i tempi e soddisfare al meglio le esigenze dell'utenza. Ma non cambierete mica l'insegna?, chiedo timoroso. 

"Non si preoccupi, il problema non esiste...almeno fino a quando avrò la facoltà di seguirne la gestione" risponde sorridendo il mio interlocutore.

 

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