Da ammirare fino al all'11 aprile all'ARCA di Teramo la "Bellezza creativa" di Gigino Falconi
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di Marcello Maranella
E l'artista non può che sentirsi onorato per l'accoglienza nel bellissimo spazio espositivo che la Città di Teramo ha inteso riservargli nell'occasione del suo imminente genetliaco. A tal proposito leggo nell'invito all'inaugurazione che mi porge Luca, che la mostra, visitabile fino all'11 aprile 2024 presso l'Arca,..."mira a rinverdire il rapporto tra la città e i suoi figli prediletti: gli Artisti, sismografi del nostro tempo" sottolineano il sindaco Gianguido D'Alberto e l'assessore alla cultura Antonio Filipponi. Da questo punto di vista Gigino Falconi è testimone inossidabile del suo tempo con autentica e sensibile capacità interpretativa. Guardandolo da vicino non sfugge la vivacità dello sguardo mentre ti cattura l'eloquio fluente come se si apprestasse a vivere un'altra stagione d'arte e di vita. Con lo stesso vigore giovanile e, soprattutto, lontano da qualsiasi tentazione di autoreferenzialità.
Sarà per tali ragioni che sabato scorso l'inaugurazione della mostra "Bellezza creativa" presso il Laboratorio per le arti contemporanee (ARCA) è stata caratterizzata da una larghissima partecipazione di pubblico intervenuto per rendere omaggio all'artista conterraneo Gigino Falconi. Come pure in anteprima pomeridiana, la stessa folla traboccante, aveva assistito al concerto in suo onore del soprano Manuela Formichella e del pianista Stefano Adriano Befacchia presso l'Auditorium del Conservatorio Braga di Teramo.
Molto interessanti le considerazioni sull'opera pittorica di Falconi espresse dal critico d'arte Giuseppe Bacci, tra i curatori della mostra teramana il quale, tra l'altro, puntualizza:
" Siamo di fronte ad una ricerca personalissima di Gigino Falconi, identificata soprattutto nella chiave misteriosa dell'universo femminile e, nello specifico, in questa sua ricerca perenne della luce".
Sarà bene tuttavia tornare all'Arca con calma nei prossimi giorni per comprendere meglio la profondità del linguaggio di questo originale pittore le cui note biografiche sono poste in bella evidenza all'ingresso della mostra che di seguito, in estrema sintesi, riportiamo.
Gigino Falconi nasce a Giulianova, in provincia di Teramo, il 21 marzo 1933. All'età di sedici anni, scopre la passione per la pittura e nel 1961 tiene la sua prima personale a Teramo. I suoi cicli pittorici sono distribuiti nel corso dei decenni della seconda metà del Novecento ispirati alle letture di Edgar Allan Poe e a ricerche accurate di studio dal Rinascimento al Barocco con particolare attenzione a Piero della Francesca, Caravaggio, Ribera e Rembrandt. Dal 1969 al 1974 la figurazione diventa più analitica e circostanziata. Spesso si rifà a soggetti fotografici dell’Ottocento o dei primi del Novecento con il recupero pieno della pittura per immagini con soggetti ispirati all’angoscia dell’esistenza. Di particolare interesse i quadri suggeriti dal Fascismo e dalla vicenda dei coniugi americani Rosemberg.
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