"Ci battiamo contro sindrome di Fontamara, puntiamo a ecosistema dello sviluppo in Abruzzo" dichiara il candidato alla Presidenza della Regione Abruzzo Luciano D'Amico
Non usa mezzi termini Luciano D'Amico intervenendo all'incontro gremito presso la
Sala polivalente del Comune di Ripa Teatina sul rischi del regionalismo
differenziato, organizzato dal Partito Democratico
provinciale di Chieti insieme ai circoli territoriali. "Sul disegno di legge Calderoli l’attenzione deve essere alta. Da
parte nostra è senz’altro così. Diventa decisivo il modo in cui saranno
determinati i Lep e, naturalmente, anche la dotazione finanziaria. I
segnali non sono incoraggianti, certo è che combatterne gli effetti
distorsivi e regressivi deve diventare una battaglia del Mezzogiorno,
dell’Abruzzo, dell’intero Paese, la cui Costituzione si fonda sull’idea
di eguaglianza e di sviluppo, inteso in senso collettivo. Il rischio, ha poi aggiunto il candidato alla Presidenza della
Regione Abruzzo Luciano D'Amico, è
quello della disgregazione sociale, e noi nella nostra regione puntiamo
ad assicurare un ecosistema dello sviluppo, non certo a rassegnarci alla
sindrome di Fontamara".
"Si scrive autonomia differenziata, si legge secessione" ha rincarato il segretario regionale del Partito Democratico Daniele Marinelli.
"Il progetto di legge Calderoli rappresenta un pericolosissimo attacco ai
diritti fondamentali dei cittadini e mette sostanzialmente in
discussione l'unità nazionale. In un Paese già afflitto da gravi
diseguaglianze, il risultato sarebbe quello di un ulteriore incremento
dei divari territoriali. L'Abruzzo sarebbe pesantemente penalizzato, ma
il Presidente della Regione, nella sua veste prediletta di dirigente di
Fratelli d'Italia, difende il progetto di legge e tradisce l'Abruzzo.
Combatteremo e vinceremo questa battaglia, accanto ad associazioni,
sindacati, forze sociali, in difesa della Costituzione, dell'unità del
Paese e dei diritti universali dei cittadini".
Marcello
Salerno, professore di diritto costituzionale e sindaco di Ari ha sottolineato: "Il regionalismo differenziato che il disegno di legge Calderoli
mira ad attuare consentirà alle regioni di assumere, ognuna in maniera
differente l’una dall’altra, un maggior grado di autonomia legislativa
su numerose materie di competenza statale o concorrente. Tra queste ve
ne sono alcune strategiche per l’interesse generale del Paese e
indispensabili per garantire livelli adeguati di tutela di diritti
costituzionali fondamentali come la salute, il diritto all’istruzione,
la tutela dell’ambiente, la sicurezza sul lavoro. Il rischio è quello di
compromettere la coesione sociale del nostro paese con possibili
conseguenze negative anche sul piano economico e
politico-istituzionale".
Nel corso dell'incontro sono intervenuti anche il
deputato del Pd Luciano D'Alfonso, ill capogruppo del Pd in Consiglio
regionale Silvio Paolucci, la deputata del Movimento Cinque Stelle
Daniela Torto, la presidente del Consiglio comunale di Francavilla al
Mare Francesca Buttari, il segretario della Cgil Abruzzo e Molise
Carmine Ranieri e il vicedirettore della CNA regionale Silvio Calice.
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