Cala il sipario sul Premio Di Venanzo. Grande entusiasmo per Serena Grandi e Andrea Roncato. Esposimetri d’Oro agli autori della fotografia Morales Bergmann, Khachaturan, Marchetti e Kuveiller


Una grande festa del cinema, come accade sempre sul palco del cineteatro Comunale di Teramo, ha salutato la 28^ edizione del Premio Internazionale della fotografia cinematografica Gianni Di Venanzo. Ancora una volta è stato celebrato il ruolo e il lavoro fondamentale degli Autori della fotografia nel cinema.
La serata è cominciata nel segno della solidarietà e di Marco Pannella a cui è intitolato appunto il Premio Integrazione e Solidarietà che è stato consegnato nelle mani del regista e scrittore esule curdo-iraniano Fariborz Kamkari, che ha diretto il documentario Bosco Martese, proiettato in anteprima a Teramo lo scorso 25 settembre.


Kamkari, molto emozionato, ha parlato del popolo curdo, smembrato e senza una patria.
Sul palco è salita anche Adriana Chiesa Di Palma che insieme a Piero Chiarini e al Premio Di Venanzo ha prodotto il documentario dedicato agli 80 anni della battaglia di Bosco Martese tra partigiani e soldati tedeschi.
La presentatrice Antonella Salvucci e il Presidente della Giuria Stefano Masi hanno ribadito dal palco l’importanza del Premio Di Venanzo dedicato agli autori della fotografia cinematografica, ringraziando soprattutto Piero Chiarini e Sandro Melarangelo che da 28 anni portano avanti la manifestazione.
Il Premio Speciale G.Caporale, gestito dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise e giunto alla 14^ edizione, è stato assegnato quest’anno al film “Storm Boy – Il ragazzo che sapeva volare” (2020) di Shawn Seet. Il premio è stato ritirato dai rappresentanti dell’Istituto Zooprofilattico, Carla De Iuliis e Giuseppe Aprea che hanno sottolineato l’importanza dei messaggi del film a cui è stato assegnato il Premio.

Molto festeggiata dal pubblico presente l’attrice Serena Grandi, la Madrina di questa edizione, icona del cinema erotico e non solo, come ha precisato lei: “Ho fatto solo due film di quel genere e poi tanti ruoli importanti e drammatici e anche la partecipazione a La grande bellezza di Sorrentino”. Intervistata sul palco da Antonella Salvucci, ha parlato dell’importanza dei direttori della fotografia. E po ha aggiunto: “Io voglio ancora lavorare nel cinema, ma ci sono le caste e lavorano sempre i soliti”. Serena Grandi ha poi ricordato il suo rapporto con il regista Pupi Avati, suo autentico maestro. Questa la motivazione della targa del 28° Premio Di Venanzo: A Serena Grandi, attrice di successo e icona del cinema italiano.
Molto applaudito anche Andrea Roncato che ha portato a Teramo i suoi ricordi e la sua naturale carica di simpatia e comicità. “Arrivo a Teramo dalla patria di San Padre Pio, da Pietrelcina, - ha detto divertito al Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che lo ha accolto in città - e quindi porto qui un po’ di aria di santità”. “I miei volevano che facessi l’avvocato ma io ho scelto di fare una cosa che mi piace e sono fortunato per questo”. Anche lui ha apprezzato la motivazione sulla targa: A Andrea Roncato, attore di successo che con la sua arte ha fatto sorridere milioni di spettatori.


Il clou della serata è stata la consegna degli Esposimetri d’Oro. Il giornalista Giuseppe Castiglione, amico di famiglia, ha ritirato l’Esposimetro d’Oro alla Memoria a Luigi Kuveiller che legò il proprio nome ai film diretti da Elio Petri, questa la motivazione della giuria: “Per la cupa eleganza delle atmosfere che negli anni ‘70 seppe confezionare per i thriller politici diretti da Elio Petri e per i film di altri grandi del cinema italiano”. Il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, nel consegnare l’Esposimetro d’Oro, ha sottolineato che la città di Teramo e la sua provincia sono pronte ad accogliere la sede della Film commission abruzzese proprio in virtù di una manifestazione del genere che da 28 anni porta il grande cinema in città.
Maura Morales Bergmann è salita sul palco per ritirare l’Esposimetro d’Oro per la Fotografia Italiana per il film la California di Cinzia Bomoll. L’autrice della fotografia che si considera una italiana cilena ha ringraziato la giuria che ha voluto premiarla con la seguente motivazione: “Per aver arricchito la provincia emiliana del film “La California” con le suggestioni di una cultura visuale profumata di America Latina”. Ha fatto due dediche:
“Ai miei maestri Rotunno e Fiore e poi a tutte le donne che fanno il mio mestiere, venti anni fa erano pochissime, ora siamo tante!”
Emozionato il giovane Arseni Khachaturan che ha ritirato l’Esposimetro d’Oro per la Fotografia Straniera per il film Bones and All di Luca Guadagnino. Questa la motivazione della giuria: “Per aver saputo re-interpretare in una chiave post-moderna, ma sempre tenebrosa, il tradizionale romanticismo dell’horror”. A chi si ispira Khachaturan? “A Gianni Di Venanzo e a Nestor Almendros” ha risposto con sicurezza.
A Mauro Marchetti, che ha ricordato i suoi inizi con il maestro Vittorio Storaro e i film illuminati per il regista Marco Risi, grande amico del Premio Di Venanzo, è stato consegnato l’Esposimetro d’Oro alla Carriera con la seguente motivazione: “Per la capacità di innovare il look del melodramma criminale a sfondo sociale, senza trascurare il mainstream della commedia e senza mai dimenticare la lezione dei suoi maestri”. Anche il Sindaco Gianguido D’Alberto, nel premiare Marchetti, ha ribadito come Teramo possa essere la sede della nuova film commission. Anche Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra, ha chiesto che la sede della Film commission possa essere istituita a Teramo.
Assegnati anche gli altri riconoscimenti del Di Venanzo: a Stefano Palombi è stata consegnata la targa Premio Speciale “Peppe Berardini” per la categoria “Fiction Tv” quale autore della fotografia della serie Il Patriarca diretta da Claudio Amendola.
All’autore della fotografia Ivan Casalgrandi è andata la Targa speciale “Marco Onorato” assegnata dalla Giuria. Assente perché impegnato sul set, Casalgrandi ha inviato un video messaggio di ringraziamento. Il riconoscimento è stato ritirato da Donatella Onorato.

E’ salito sul palco del Comunale Stefano Ballirano, tecnico di restauro digitale ed effetti visivi per ritirare la targa che ha voluto assegnargli il Premio Di Venanzo, questa la motivazione: A Stefano Ballirano, per il suo trentennale lavoro nel restauro digitale ed effetti visivi. “Ho restaurato anche i film di Gianni Di Venanzo, come 8 e ½ diretto da Fellini a cui ho lavorato due anni fa, adesso lo si può gustare così come lo aveva pensato
Di Venanzo” ha aggiunto Ballirano.
Molto applaudita la giovanissima attrice 17enne Greta Gasbarri che ha parlato della sua interpretazione da protagonista nel film Mia (2023) diretto da Ivano De Matteo, in cui recita al fianco di Edoardo Leo. Questa la motivazione del riconoscimento: A Greta Gasbarri, giovane attrice che con il suo talento sta avendo successo nel nostro cinema.
Altri riconoscimenti sono stati assegnati a Chiara Salerno (motivazione: attrice e doppiatrice di talento che con la sua arte ha reso grande il nostro cinema), a Sonia Benassi (motivazione: che con la sua sensibilità comunicativa aiuta le persone), a Giuseppe Di Caro (motivazione: storico fotografo che con la sua maestria ha saputo immortalare tanti momenti del nostro cinema) e alla scrittrice e giornalista teramana del Corriere della Sera Roberta Scorranese, targa consegnata dal Vice Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Simone Gambacorta (motivazione: A Roberta Scorranese firma prestigiosa del giornalismo culturale e autrice di libri di successo).
Apprezzati e applauditi anche gli interventi dell’attore Pino Ammendola, dell’attrice Manuela Morabito e dello sceneggiatore teramano Davide Orsini.
La serata di premiazione è stata condotta da Antonella Salvucci che si è avvalsa anche dell’aiuto di Stefano Masi, critico e saggista cinematografico e presidente della Giuria del Premio. La regia è stata curata da Gian Franco Manetta, l’accompagnamento musicale puntuale sul palco gestito dal pianista Franco Di Donatantonio; la scenografia è stata curata dall’artista teramano Marco Pace; l’accoglienza ospiti in Piazza Cellini della
Banda musicale di Montorio al Vomano e degli studenti dell’Istituto Di Poppa-Rozzi di Teramo.
In conclusione di serata l’amministrazione comunale di Teramo ha voluto premiare
Sandro Melarangelo per il suo rapporto con la città di Teramo.

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