I Parchi dei crateri sisma 2009-2016: un grande laboratorio di idee e progetti per l'Appennino prossimo venturo. Fare impresa con la natura da Castelli ai fiabeschi borghi di Cortino.

di Marcello Maranella

Presso la Corte interna della Biblioteca Delfico, a Teramo, è stato presentato recentemente il volume fresco di stampa "Laboratorio Appennino Ricostruire - Rigenerare - Neopopolare". Si tratta di un contributo importante realizzato da Symbola, la Fondazione delle qualità italiane, nell'ambito del Protocollo d'intesa tra il Commissario Straordinario alla ricostruzione post sisma 2016, il Coordinatore della struttura tecnica di missione 2016, il Dipartimento Casa Italia con le Fondazioni per la diffusione e sensibilizzazione delle misure contenute nel PNC aree sisma 2009-2016. 

La premessa così articolata è necessaria per rappresentare ai lettori lo stato dei luoghi del centro Italia. Realtà con un  forte radicamento alle caratteristiche e alle risorse naturali, sociali e professionali verso cui indirizzare una quantità considerevole di risorse economiche reperibili attraverso specifici bandi.

Lo sottolinea efficacemente nella prefazione Fabio Renzi, Segretario Generale di Symbola .."615 milioni del Piano Nazionale Complementare al PNRR hanno prodotto una previsione di investimenti privati per 2,4 miliardi grazie anche alla chiarezza di strategia e degli obiettivi di NextAppennino coerenti con quelli del Next Generation Ue. Quello che emerge con chiarezza" prosegue il Segretario generale di Symbola " è una realtà completamente diversa dalla narrazione e dalla percezione di un territorio destinato ad essere assistito e accompagnato nel suo inarrestabile declino sociale e demografico. I 2541 progetti presentati sui bandi del programma NextAppennino destinati ai territori colpiti dai terremoti 2009-2016 ci raccontano di un Appennino centrale popolato di imprese, soggetti del terzo settore ed enti locali che hanno dimostrato una sorprendente vivacità progettuale e una notevole capacità tecnica e di innovazione". Ma vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta. Gli otto progetti riguardano i Parchi nazionali del Gran Sasso e Monti della Laga, dei Monti Sibillini e del Parco Sirente Velino, uniti da una comune strategia per la rinascita dell'Appennino centrale in gran parte devastato negli ultimi anni da terremoti e calamità naturali. 

foto ma.ma
 
Fare impresa con la natura avverte  Fernando Di Fabrizio, Presidente di COGESTRE che richiama il primo progetto elaborato, appunto, da Cogestre nel 1980 su incarico dell'allora Comunità Montana Vestina per il "Ripristino dei vecchi sentieri di Montagna". Vennero sistemati e valorizzati tutti i sentieri delle tre conche carsiche di Rigopiano, Valle d'Angri e Voltigno. A quei tempi non c'era ancora il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e non erano state istituite le riserve naturali regionali.  Dopo circa mezzo secolo di attività con risultati sorprendenti nel campo della conservazione ambientale, della valorizzazione turistica ma anche dell'occupazione giovanile, sottolinea soddisfatto Di Fabrizio,  Cogestre torna nuovamente ad occuparsi del Gran Sasso con il programma NextAppennino suddiviso in cinque progetti per quanto riguarda il Parco Nazionale Gran Sasso Laga. In tale ambito determinante è stato il contributo del Presidente del Parco Tommaso Navarra e dei suoi collaboratori attraverso l'elaborazione di 5 modelli di gestione del territorio montano per interventi complessivi di dodici milioni di euro. Come pure va rilevato il coinvolgimento diretto dei Sindaci Gianfranco Macrini di Montebello di Bertona, Ilario Lacchetta di Farindola, Catiuscia Cacciatore di Arsita, Rinaldo Seca di Castelli, Andrea Ianni di Isola  del Gran Sasso e Marco Tiberii di Cortino.
foto ma.ma


Il tutto inserito nell'ambito della misura B 2.2 dei bandi NextAppennino cui si legano tre nuovi progetti privati così distinti: misura B 2.1 relativo a "Interventi per lo sviluppo delle imprese culturali, creative, turistiche, sportive anche del terzo settore"; misura B 2.3  "Interventi per l'inclusione, innovazione sociale e rilancio abitativo rivolti ad imprese sociali, terzo settore e cooperative di comunità". Detto in estrema sintesi, oltre il linguaggio tecnico operativo, i cinque progetti da realizzare in area protetta hanno nomi altamente suggestivi : I Valori della Biodiversità - I Colori delle rocce - CASTELLI, a nord della grande parete - CoopNet Gran Sasso - I Fiabeschi Borghi di Cortino
Una bella prospettiva, dunque, che rafforza il nostro senso di appartenenza  nei confronti di un capitale naturale di grande pregio e al tempo stesso costituisce  il nostro passaggio di testimone alle generazioni future. Ne da conto Tommaso Navarra ..."i temi trattati dai progetti, oltre che valorizzare in modo compatibile le straordinarie bellezze del Parco, ne colgono l'essenza più profonda e ne esaltano le peculiarità intrinseche". 

Mentre a giudizio di Fabio Renzi ..."Di questa intuizione vanno ringraziati il Commissarrio straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini e l'allora Capo Dipartimento Fabrizio Curcio, insieme al Responsabile della struttura di missione per il sisma 2009 Carlo Presenti. Una intuizione ma anche una scommessa vinta grazie al prezioso e infaticabile lavoro degli uffici e dei collaboratori coordinati da Romano Benini".

Nella foto sopra, da sinistra, il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, l'ex Commissario straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini, il Segretario Generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi e il Presidente del Parco Nazionale Gran Sasso Laga Tommaso Navarra.


Commenti

Post popolari in questo blog

Finalmente si parte con la ristrutturazione della Stazione Ferroviaria di Teramo. L'Impresa D'Adiutorio di Montorio al Vomano si aggiudica l'appalto da 23 milioni di euro

Il McDonald's arriva a Teramo culla delle virtù gastronomiche. Entro il 2023 la struttura sarà realizzata sopra il parcheggio San Francesco

CHORUS NOVUS diretto da Paolo Speca nell'Aula Magna dell'Ateneo interpreta magistralmente "La Buona Novella" di Fabrizio De Andrè