A Giulianova paese incontro fecondo di artisti tra ottocento e novecento. Interessante mostra visitabile all'interno del Polo Museale fino al 29 gennaio
C'è foschia questa mattina a Giulianova Alta dalle parti del Belvedere dove scorgo l'unico parcheggio libero sotto la statua di Vittorio Emanuele e mi incammino lentamente verso Corso Garibaldi in cerca della Pinacoteca Bindi. Sono partito alla buon'ora da Teramo spinto dalla curiosità di ammirare opere d'arte di cinque artisti abruzzesi protagonisti del Novecento. Giancarlo Sciannella e Franco Summa, in particolare, che mi hanno onorato della loro amicizia e di attimi preziosi della loro intensa creatività. Quella di Giulianova è dunque un'ottima occasione per accostarsi ad altri linguaggi d'arte altrettanto autorevoli di Sebastiano De Laurentiis meglio noto come Capobianco, di Elio Di Blasio e di Marcello Mariani. Devo dire che gli organizzatori, Comune e Polo museale giuliesi in collaborazione con Carsa Edizioni per l'allestimento e il catalogo, hanno promosso un'incisiva campagna informativa evidenziando, soprattutto sui social, i concetti di spazio_materia_significato tra storia e contemporaneo.
Un esperimento che non ha deluso le aspettative dei visitatori sulla cui affluenza si potrà riflettere meglio a conclusione della rassegna inaugurata il 17 dicembre 2022 e resterà aperta fino al 29 gennaio prossimo. Si tratta in ogni caso di segnali interessanti di offerta culturale considerato che la Pinacoteca, cuore del Polo Museale civico ha ripreso vita dal 18 luglio 2021 dopo oltre 15 anni di chusura. L'accoglienza è affidata a giovani volenterosi, preparati e soprattutto cortesi come Wiliam e Davide che mi hanno pazientemente guidato nelle varie tappe della visita nei vari punti della città come mostano le immagini che seguono.
La mostra è stata curata da Antonio Zimarino e Sirio Maria Pomante
photo Ma.Ma
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