“Il Di Venanzo ricorda con stima e affetto Lino Capolicchio, un grande attore e amico del nostro Premio”. Messaggio di cordoglio di Piero Chiarini

A nome dell’associazione Teramo Nostra e del Premio Di Venanzo, Piero Chiarini  si unisce al cordoglio del mondo del cinema per la scomparsa di Lino Capolicchio, morto a Roma lo scorso 3 maggio dopo una lunga malattia.
“Lino Capolicchio è stato un grande attore e anche un grande amico del nostro Premio – ha dichiarato Piero Chiarini, presidente di Teramo Nostra e organizzatore della manifestazione dedicata agli autori della fotografia cinematografica – Ha partecipato più di una volta al Di Venanzo, mostrando sempre una grande disponibilità e generosità. E’ stato a Teramo fin dalle prime edizioni della nostra manifestazione. L’ultima volta è stato nostro ospite poco più di tre anni fa, nella 23^ edizione del Premio Di Venanzo. Partecipò alla cerimonia di premiazione che si tenne al cineteatro Comunale il 13 ottobre del 2018 e portò il suo solito contributo di grande cultore del mondo del cinema. Lo ricordiamo con immenso affetto e stima”. 

Commosso Pupi Avati ha dichiarato su  La Repubblica:
“Ricordo benissimo, lui era una star, aveva fatto Metti una sera a cena e Il giardino dei Finzi Contini, aveva vinto l'Oscar. Io ero in grande difficoltà, avevo fatto un film che era stato sequestrato, Bordella, non riuscivo a farne altri… nessuno mi faceva lavorare. Quando io e mio fratello con il copione di La casa dalle finestre che ridono dicemmo che Capolicchio lo avrebbe fatto, trovammo i finanziamenti… S'era creato un bel gruppo con  Gianni Cavina  e  Carlo delle Piane . Erano attori che stranamente poi il cinema aveva un po' dimenticato, non possiamo non dirlo, no?

 UNA BRILLANTE CARRIERA D'ATTORE

Lino Capolicchio, nato a Merano (Bolzano) il 21 agosto 1943, si trasferisce a Roma per frequentare
l' Accademia nazionale d'arte drammatica  Silvio D'Amico. Dopo essersi diplomato inizia la sua formazione professionale giovanissimo ed esordisce in teatro con  Giorgio Strehler .
Nel 1970 arriva il grande successo: viene infatti scelto da  Vittorio De Sica  per il suo ruolo più celebre, quello di Giorgio protagonista de  Il giardino dei Finzi Contini , tratto dal  romanzo  di  Giorgio Bassani , che vince nel 1971 l'Orso d'Oro  al  Festival di Berlino  e successivamente, nel 1972, il  premio Oscar al miglior film straniero . Per questo ruolo Lino Capolicchio vince il David di Donatello per la migliore interpretazione maschile.
Nel 1976 inizia il rapporto professionale e di grande amicizia con il regista  bolognese   Pupi Avati  che
lo vuole protagonista del thriller  La casa dalle finestre che ridono  (1976); seguiranno i successi delle
miniserie TV  Jazz Band  (1978) e  Cinema!!!  (1979), oltre che del film  Ultimo minuto  (1987). E poi  Noi tre  (1984). Nel 2010 e nel 2019 Pupi Avati vuole ancora Capolicchio nel cast di  Una sconfinata giovinezza e poi nel film Il signor diavolo. Nel 2010 ha partecipato al film documentario Pupi Avati, ieri oggi domani di  Claudio Costa .
 Immagini scattate a Teramo nel corso di alcune sue partecipazioni (2004-2018) al Premio Gianni Di Venanzo.

ma.ma

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