Al Poeta Giammario Sgattoni Teramo dedica un angolo tra i più suggestivi del centro storico
di Marcello Maranella
Da ieri quell'angolo di Teramo alla convergenza di via Trento e Trieste con via Luigi Brigiotti si chiama Largo Giammario Sgattoni Poeta. Un atto dovuto a quindici anni dalla scomparsa su iniziativa dell'amministrazione comunale guidata da Gianguido D'Alberto alla presenza del fratello Marcello e altri familiari, nell'ambito delle attività culturali di contorno al Premio Teramo di cui Giammario fu impareggiabile ideatore e protagonista. Tante le testimonianze per ricordarne le doti di raffinato intelletuale aprutino, di matrice vibratiana, in una avvolgente atmosfera di amicizia e cultura proprio come lui avrebbe desiderato. Il tratto umano è infatti l'omaggio che Simone Gambacorta, Presidente della Giuria del Premio Teramo e la Storica dell'arte Ida Quintiliani hanno dedicato a Giammario Sgattoni e Guido Montauti con la presentazione presso la Sala Ipogea della nuova edizione del libro Poesie (1953-1956), accompagnata dalle letture dell'attore di Spazio Tre Mauro Di Girolamo e dagli interventi di Gianni Gaspari, Anna Fusaro e il segretario del Premio Teramo Paolo Ruggeri. Moderatore dell'incontro il giornalista Rai Antimo Amore a cui si deve una singolare intervista di qualche giorno fa nella rubrica Buongiorno Regione a Giuseppe Rosato pittore, giornalista e scrittore legato da una profonda amicizia con Giammario Sgattoni. A tal riguardo giova sottolineare quanto Giammario fosse fiero nel mostrare un bel ritratto del 1971 che Rosato gli dedicò in veste di archeologo intitolato, non a caso, "Il sole sulle rovine"!!
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