Orgoglio e passione della Teramo calcistica rievocati nella mostra pittografica di Marco Pace

 

di Marcello Maranella 

Me ne aveva parlato qualche settimana fa Marco Pace ma non immaginavo l'allestimento pregevole che insieme ad Alvaro Paternò avrebbe realizzato nelle sale espositive comunali di Via Nicola Palma, in omaggio a compianti personaggi illustri del calcio teramano. Com'è nel suo stile garbato, l'artista mi saluta sorridente nel vedermi arrivare porgendomi il catalogo dedicato appunto ai "bagliori biancorossi". Siamo fermi all'ingresso della galleria, dentro quell'androne lungo e oscuro che riprende luce nel cortile illuminando i volti di "Cietta" e "La Ucchjitte": due donne simbolo della tifoseria sempre nel cuore dei teramani come Lucia Pedicone e Dina De Sanctis. Cofondatrice, quest'ultima, del club Biancorosso e sostenitrice dall'età di quindici anni oltre che Direttrice mensa del Teramo Calcio dal 1975 al 1981. Con noi c'è l'amico Franco che scopro essere figlio di Lucia attraverso le immagini che mi mostra orgoglioso nel suo cellulare.

"Sono pittografie da me realizzate più di dieci anni fa ed esposte sui muri dello stadio con l'assenso dell'amministrazione comunale allora guidata dal sindaco Brucchi", mi spiega Marco guidandomi gentilmente fra le gigantografie che incutono profondo rispetto e genuina curiosità anche al visitatore ignaro di quelle gloriose vicende. Almeno è questa la sensazione che mi pervade osservando ad altezza d'uomo i volti dei protagonisti che hanno impegnato i migliori anni della loro esistenza per trasmettere ai posteri la grande passione per il calcio e per le tante discpline sportive che hanno onorato la città di Teramo. 

"In verità si era orientati a realizzare una lapide ma io mi inserii nella discussione spiegando che un blocco di pietra con i nomi incisi non rendeva bene il concetto. Che, in ogni caso, restava un'immagine fredda di fronte alle gigantografie che proposi raccogliendo il buon gradimento degli organizzatori", ricorda Marco Pace.  " Fu così che si decise di nominare un'apposita commissione composta dai giornalisti Francesco Di Francesco, Gianni Gaspari, Gianfranco Mazzoni e forse altri che però non ricordo, per individuare i nomi a cui rendere omaggio". E che oggi rivivono in quelle stanze di via Nicola Palma con l'auspicio che possano trovare degna e definitiva collocazione per diffondere a turisti e cultori una delle pagine più significative della nostra storia recente espressa, in questo caso, dalla creatività dell'artista teramano.  Indugio ancora con la macchina fotografica per trovare la giusta combinazione di luce e colore nei volti di Guido Palucci, Dino Lanciaprima, Regolo Matriciani, Costante Bernardini, Antonio Profeta, Gaetano Bonolis, Francesco Ferraioli, Ettore Marcattili, Celestino Cioschi, Carmine Pedicone, Sigfrido Micheli, Dino Guazzieri, Giuseppe Basile, Carmine e Archimede Rodomonti, Tiberio Cianciotta, Nicola De Iuliis, Giuliano De Berardinis e Romano Malavolta Junior. 

Ogni ritratto nel catalogo è accompagnato con sonetti in vernacolo teramano di Elso Simone Serpentini di cui leggo all'uscita della galleria i versi intensissimi in ricordo del figlio Tiziano....."Del calcio e dello sport interpreti e cantori, hanno esaltato folle, han riscaldato cuori. Qui, tu che passi per caso o per passione, ricorda i loro nomi, rinnova un'emozione"....

Prima di salutare sottoscrivo sul registro le mie impressioni sotto lo sguardo attento di Marco che mi da appuntamento per settembre senza preannunciarmi nulla di cosa partorirà la sua fervida fantasia creativa. Per ora non resta che consigliarvi un'interessante visita alla mostra dell'artista nella galleria di via Nicola Palma, nel centro storico di Teramo.