Il buon jazz di Paolo Fresu fa da collante alle istituzioni teramane

 

di Marcello Maranella

Quello che poteva sembrare un ripiego dovuto alle cattive previsioni meteo è risultato alla fine del concerto di Paolo Fresu e del suo accattivante Devil Quartet un felice connubio collaborativo fra la Società del Teatro e della Musica "Primo Riccitelli" e l'Università di Teramo. Anche perchè non deve essere stato facile riconvertire il programma dall'arena del Parco fluviale pensato per la rassegna di Teramo Natura Indomita al chiuso dell'imponente struttura didattica. Eppure l'atmosfera è stata quella giusta. Quanto rendevano bene quei meravigliosi fraseggi di note sussurrate nel silenzio dell'austera Aula Magna dell'Ateneo con i caratteri cubitali incisi sulla volta in onore di Iacobello del Fiore! Non la voglio buttare sulla retorica abusata dell'università staccata dalla città. E' un fatto ineccepibile, però: mai come quest'anno le porte del campus di Colleparco sono state visitate dall'intera comunità teramana per vaccinarsi o per salutare il Presidente della Repubblica o per rinfrancar lo spirito con l'arte e la musica di altissimo profilo. 

Ospitare Paolo Fresu ieri sera significava tributare adeguata accoglienza ad uno dei migliori trombettisti di musica jazz nel mondo ma, soprattutto, entrare in contatto con una sensibilità non comune sotto il profilo umano, espressa a L'Aquila all'indomani del terremoto del 2009 coordinando un festival del jazz di prim'ordine in ogni agolo della città ferita e stravolta, all'insegna della solidarietà e della rinascita. E il pubblico accorso numeroso ieri sera lo ha ripagato con scrocianti e continui applausi nei passaggi più evocativi dei brani tratti dall'ultimo CD "Carpe Diem", eseguiti dal maestro in soave dialogo con la chitarra acustica di Bebo Ferra e di Paolino dalla Porta al contrabbasso con un brioso Stefano Bagnoli alla batteria. 

Incrociando all'uscita la Presidente della Riccitelli, Alessandra Striglioni ne' Tori, è stato naturale per chi scrive esprimerle complimenti per la qualità delle scelte dell'ente che presiede verso un settore musicale in crescita fra appassionati e giovani musicisti locali nel solco della migliore tradizione musicale aprutina.

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