Parte in pompa magna il Centro Vaccinale Universitario di Colleparco. Sarà inaugurato il prossimo 19 aprile alla presenza del Ministro Speranza

 

"Nasce un Hub vaccinale universitario in un Ateneo che non ha una facoltà di medicina. A sancirne l'esclusività e l'importanza sarà proprio il Ministro della Salute Speranza che ha accettato il nostro invito presenziando la giornata inaugurale del Centro vaccinale di Colleparco prevista per il prossimo 19 aprile. Non c'è dubbio che per Teramo costituisce un sostanziale riconoscimento del ruolo di Città Universitaria di cui, ovviamente, siamo sinceramente grati e onorati". Con queste parole il magnifico rettore Dino Mastrocola ha aperto la conferenza stampa odierna presso la sala delle lauree del Polo Gabriele D'Annunzio insieme al Direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia, al Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto e al Direttore sanitario Maurizio Brucchi
E tutti ad inneggiare al clima di collaborazione maturato all'interno delle istituzioni dopo una prima fase di incomprensioni che sta producendo, oggi, effetti significativi nella battaglia anticovid per cui Teramo viene indicata a livello nazionale fra le aree più virtuose. A dare i numeri ci ha pensato Maurizio Brucchi preannunciando le azioni che si svilupperanno con il centro vaccinale soffermandosi, però, sull'efficacia del lavoro fin qui svolto dalle strutture sanitarie della provincia di Teramo, in perfetta sinergia con i sindaci del territorio di cui ha dato ampiamente conto il sindaco di Teramo e Presidente ANCI  Abruzzo Gianguido D'Alberto. 

Si parte dunque il 19 aprile con ottocento over 70 già prenotati e si procederà con la dovuta gradualità nei giorni di lunedì, martedì, mercoledì e domenica. Mentre si opererà contestualmente con la vaccinazione negli altri hub di Giulianova, Colonnella, Atri e la Val Fino allo scopo, ha precisato il direttore sanitario Brucchi, di spalmare il più possibile i numeri sul territorio. Secondo le previsioni del dottor Di Giosia si prefigurano 16 linee vaccinali da attivare sette giorni su sette con una capacità di circa 3600 cittadini al giorno. In tale scenario si passerà dal sistema a chiamata ad una campagna vaccinale in cui è il cittadino a chiedere di essere vaccinato attraverso una serie di procedure  molto più semplificate. Insomma c'era nell'aria una buona dose di soddisfazione da parte degli attori politici, istituzionali e tecnici che non si registrava da tempo. 


Un risultato reso possibile e da tutti elogiato grazie ai buoni auspici costantemente espressi dal vesovo della diocesi di Teramo e Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi. E' la strada maestra da percorrere unitariamente per infondere fiducia alle nostre comunità e vincere definitivamente la battaglia contro la pandemia, ha infine ribadito il primo cittadino di Teramo.     ma.ma.

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