VIGNAIOLI di PROFESSIONE: a Controguerra la quarta edizione di una iniziativa di successo

 

L’evento, nato da un’idea del Vicesindaco di Controguerra Fabrizio Di Bonaventura e patrocinato dal Comune e dalla Fondazione Italiana Sommelier Abruzzo Adriatico, avrà luogo Sabato 20 febbraio, alle ore 18, in collegamento streaming dalla pagina Facebook Bellavita Controguerra. A moderare l'incontro sarà Paolo Lauciani, giornalista Bibenda e docente della stessa Fondazione Italiana Sommelier.
Protagonista della quarta edizione sarà un importante produttore della Sardegna, Alessandro Dettori dell’Azienda “Tenute Dettori ma solo virtualmente perchè a differenza delle precedenti edizioni non sono previste presenze fisiche né le consuete degustazioni proposte dal vignaiolo ospite.
Dopo il saluto istituzionale del Sindaco Franco Carletta e l’introduzione di Fabrizio Di Bonaventura, Paolo Lauciani intervisterà Alessandro Dettori al quale gli spettatori potranno porgere domande e quesiti durante la diretta streaming.

Fabrizio Di Bonaventura è visibilmente soddisfatto dopo il notevole successo delle prime tre edizioni di Vignaioli di Professione, che -  sottolinea  - "hanno visto la partecipazione di quattro giganti del settore vitivinicolo Abruzzese come Dino Illuminati, Camillo Montori, Emidio Pepe e Francesco Paolo Valentini, e nella terza edizione la presenza di Gerardo Giuratrabocchetti di “Cantine del Notaio”,
Quest'anno Controguerra ospita un ulteriore importantissimo evento alla presenza di un vignaiolo che ha contribuito a far conoscere la Sardegna nel mondo con i suoi grandissimi vini. Il territorio è un insieme di componenti del vino e delle sue caratteristiche peculiari conferite dalla qualità del terreno, dal clima, dall’esposizione del vigneto come pure dalla tradizione e dalla specifica cultura del vignaiolo. E questo - prosegue Di Bonaventura - esprime non solo la natura complessa di ciò che viene comunemente definito terroir ma soprattutto la dimensione poliedrica del vino, la sua duplice appartenenza all’emisfero naturale e culturale. In un bicchiere di vino, accanto alle componenti organolettiche, troviamo infatti il paesaggio, l’arte, la storia, le tradizioni, la poesia, la cucina e persino l’economia locale da cui quel vino prende vita. La metamorfosi del succo d’uva in vino è di fatto una trasformazione dell’agricoltura in cultura, è espressione delle capacità umane di plasmare la natura a propria immagine, non dimentichiamo che il vino è esclusivamente un prodotto culturale grazie all’uomo ed il suo intervento. Pertanto l'appuntamento del 20 febbraio prossimo - conclude il Vicesindaco di Controguerra - è una grande occasione per approfondire e confrontarsi con la cultura vitivinicola di un’altra regione mediante uno dei suoi produttori d'eccellenza".

 "Alessandro Dettori", dichiara Paolo Lauciani, "è il raffinato e originale interprete di una terra unica, la Romangia, nella Sardegna nord- occidentale. Di questi luoghi riesce a esprimere l’essenza più profonda con dei piccoli capolavori enologici. Vini artigianali e ancestrali, capaci di riscattare orgogliosamente l’identità di una terra dalla storia millenaria. Vini inimitabili che, per dirla con Alessandro, “sono ciò che sono, non ciò che vuoi che siano”.

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