A zonzo con i bambini nel Parco Nazionale dell'Orso Marsicano

Infatti, ad un certo punto, ha interrotto il suo saliscendi dagli attrezzi del parco giochi per correre a lezione dall'insegnante dell'ente parco con tanto di distintivo, attorniata in mezzo al prato da tanti piccoli allievi estasiati alla vista di corna di camosci e escrementi imbottigliati, palchi di cervi e impronte di orso. Veramente una bella immagine di sano divertimento in un mondo incontaminato dove evolve, giorno dopo giorno, la convivenza fra uomo e animali selvatici all'insegna dell'immenso valore della biodiversità. E questi concetti sono accolti benissimo nella mente dei bambini. Cominciano a produrre anticorpi vincenti nella loro formazione contro chi continua nelle regioni del nord a dare la caccia all'orso e a invocare leggi per l'abbattimento dei lupi...."ma è vero che il lupo non attacca mai l'uomo?"... mi chiedeva ieri Carlo conoscendo già la mia risposta mentre li osservava con il binocolo nella loro riserva di Civitella Alfedena. Anche per noi adulti ieri è stata una pausa di rilassante riflessione dentro la bellezza del paesaggio abruzzese con la Val Fondillo e La Camosciara e l'accoglienza nei borghi autentici di Pescasseroli, Opi, Villetta Barrea dove un bell'esemplare di cervo si lasciava ammirare dai turisti. Non c'è che dire dal punto di vista tecnico, organizzativo e ambientale. Abbiamo trascorso una domenica intensa di emozioni in un'atmosfera di concreta armonia fra tutela della natura e sviluppo turistico sostenibile all'interno di un'area protetta (la più antica d'Italia, fu istituita l'11 gennaio 1923) ricca di storia e cultura ma anche segnata da lunghi decenni di conflitti e incomprensioni.
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| Luciano Sammarone |

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