Anteprima di successo a Pescara del John Fante Festival

Un'atmosfera da grandi occasioni quella che si avvertiva ieri sera nella sala convegni del Museo d'Arte Moderna "Vittoria Colonna" a Pescara per la presentazione, in Anteprima, del John Fante Festival "il dio di mio padre". E' questo in sintesi il messaggio di saluto del sindaco Marco Alessandrini al numerosissimo pubblico presente, al sindaco di Torricella Peligna e ai cultori dell'opera letteraria dello scrittore italo-americano, originario del paesino abruzzese dove si celebra  in suo nome l'evento di grande rilievo culturale, giunto ormai alla sua XIII edizione. Dal 24 al 26 agosto 2018 le piazze e i vicoli del piccolo borgo della provincia di Chieti accoglieranno visitatori e scrittori, giornalisti e studiosi di chiara fama nell'intento di esaltare il pensiero di John Fante attraverso parole chiave estrapolate dai suoi scritti che sono diventate aree tematiche del Festival di quest'anno. Migration, fatherhood, motherhood, filiation, hard work sono termini spesso usati nel romanzo Aspetta Primavera, Bandini, a cui l'autore era particolarmente legato e che 80 anni fa la Stackpole & Sons di New York pubblicava... il primo romanzo di John Fante. Ma è anche il simbolo di queste giornate di riflessione e di divertimento del Festival con un testo dall'atmosfera dickensiana velata di ironia, che dal 1938 al 2018 è stato pubblicato in 15 lingue.  
Giovanna Di Lello
Aspetta Primavera, Bandini, narra le vicende di Svevo, un muratore italiano immigrato negli Stati Uniti che lotta a modo suo per la sua famiglia ..."Faceva il muratore e la neve gelava la calce tra i mattoni che posava. Era diretto a casa, ma che senso aveva tornare a casa? Anche da ragazzo in Italia, in Abruzzo detestava la neve. Niente sole, niente lavoro. Adesso viveva in America, nella città di Rocklin, Colorado". Sono temi e pensieri di grande attualità che ci toccano nel profondo e fanno comprendere meglio lo stato dei valori sociali e affettivi attraverso le preziose testimonianze di due dei quattro figli di John Fante, Jim e Victoria, entrati subito in sintonia con i toni lenti e le curiosità stimolanti del giornalista Fabrizio Masciangioli. A rendere ancora più suggestiva l'anteprima ci ha pensato Anita Trivelli, esperta di storia e critica del cinema del dipartimento di lingue, letterature e culture moderne all'Università D'Annunzio, intrattenendo con garbo e competenza l'altro grande ospite del Festiva, Frank Spotnitz. Attento studioso di John Fante, giornalista di Associated Press ma conosciuto ai più come sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense per la fortunata serie televisiva X-Files. Spotnitz è andato a ruota libera con narrazioni di notevole impatto emotivo sul rapporto scrittura e sceneggiatura cinematografica, su incomprensioni e contraddizioni, su differenze culturali e commerciali fra modello americano e modello europeo. Da questo punto di vista John Fante viene considerato un puro nella sua indiscussa indole di scrittore la cui fama postuma gli rende pienamente giustizia. A Giovanna Di Lello, Direttore Artistico della manifestazione, va dato merito di aver costruito pazientemente un ponte oltre oceano di idealità letterarie e umane che oggi trovano conferma nelle vicende complesse e aspre che attraversano il mondo occidentale. "Sul filo della memoria storica e culturale quest'opera facilita la comprensione dei problemi di oggi. Le ondate migratorie più che i numeri sono da considerare le persone con una loro identità e dignità". Nella tre giorni di Torricella Peligna si alterneranno lo scrittore Eraldo Affinati, il filosofo Umberto Galimberti e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo autore di "Lacrime e sale" e protagonista di "Fuocoammare" di Gianfranco Rosi (Orso d'oro al festival di Berlino).
Questa sera è prevista la cerimonia di premiazine con i tre finalisti Pietro Ciriaco, Via dell'Aspromonte (Rubettino , 2017), Peppe Millanta con Vinpeel (Neo edizioni, 2018) e Eugenio Raspi, Inox (Baldini & Castoldi, 2017).
marcello maranella
Jim Fante
Fabrizio Masciangioli
Victoria Fante
 Frank Spotnitz e Anita Trivelli











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