Come programmato qualche minuto prima delle diciannove ero a Piazza Dante per ascoltare il preannunciato concerto di Arturo Valiante. Più che concerto però sembrava un'estemporanea jam session sotto quel piccolo gazebo bianco allestito davanti alla tabaccheria che ha patrocinato l'iniziativa, all'angolo di Via Carducci. Tuttavia non accade spesso di assaporare raffinate sonorità jazzistiche nella Teramo estiva semi deserta mentre il sole al tramonto sfuma fra gli alberi oltre le mura del Regina Margherita. Bravo il chitarrista Fabio Fidanza che ha reinterpretato con voce suadente un repertorio di classici senza tempo in gran sintonia con Dario Di Giammartino alla batteria e con i fraseggi di Arturo Valiante. Nel frattempo altra gente è arrivata alla spicciolata rimanendo avvolta nella magica atmosfera creata
on the road dai tre musicisti e sperimentata con successo dagli organizzatori grazie anche alla presenza del Sindaco Gianguido D'Alberto accompagnato dal consigliere Andrea Core e dall'assessore alla cultura Luigi Ponziani. Anche da queste piccole cose emerge la voglia di rinascere, di rianimare la vita della città. Del resto l'incontro sonoro di Piazza Dante non è altro che un piccolo ma significativo esempio di collaborazione fra attività economiche e creatività musicale.
m.m.
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