"Io sono stato qui", sul set di Teramo

Dimitri Bosi e Marco Chiarini ancora uniti per amore del cinema nell'ascoltare ma, soprattutto, nel raccontare con la cinepresa le voci della memoria della nostra città. A loro giudizio, infatti, "io sono stato qui" non è altro che l'incrocio tra il lavoro didattico, i ragazzi e la città. Una specie di sogno nel cassetto che il Cineforum Teramo aveva in mente da tempo e che lo scorso 19 luglio si è trasformato in un film proiettato a Piazza Sant'Anna, alla presenza di un folto pubblico di curiosi ed estimatori appassionati di.. come eravamo.

Un laboratorio di idee sostenuto con convinzione dalla Fondazione Tercas che ha preso il nome di "Guida turistica della città di Teramo raccontata dai suoi abitanti". Un bel progetto che fa sognare fra finzione e realtà. Che riscopre Teramo come in un set cinematografico in cui i cittadini interpretano se stessi, narrando senza retorica fatti e vicende del passato dinanzi ai giovani cineasti in erba con il beneplacito del Liceo Scientifico Delfico  e L'istituto Comprensivo Savini, San Giuseppe e San Giorgio. Evidentemente il grande lavoro preliminare di preparazione ha dato agli autori i frutti sperati. A cominciare dai numerosi laboratori audiovisivi nelle scuole, dai diversi matinée per i ragazzi  con la Cineteca in tasca, oltre alle attività formative per i docenti sull'uso dell'audiovisivo a scuola. "In questo lavoro, ormai ventennale", precisa soddisfatto Dimitri, "siamo sempre stati accompagnati da partner specifici e non casuali: dal Centro Sperimentale di Cinematografia al Giffoni Film Festival alla Cinémathèque Francaise". A cui si aggiunge lo stille, il linguaggio, la tecnica del regista Chiarini che sa reinterpretare e, soprattutto, scovare pazientemente luoghi e volti di notevole espressività. Una sperimentazione continua che si nutre di attori della quotidianità teramana e di filmati di repertorio della Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico", affidati alla cura e alla competenza dello stesso Dimitri Bosi.

" Quello che risulta dal film IO SONO STATO QUI, è una cartografia della memoria creata da ragazzi di età e istituti differenti, che ha favorito in loro la scoperta della realtà viva del passato emersa attraverso l'occhio dell'obiettivo della telecamera o del cellulare. Al di là di ogni lirismo o compiacimento nostalgico", avverte Marco Chiarini, "il racconto ha fatto affiorare che ciò che siamo è strettamente connesso al senso di territorio e di comunità".  Una proficua collaborazione dunque  che  rivela il senso di Teramo nelle sue più genuine espressioni di vita fissate sui canali digitali visibili in ogni parte del pianeta, mentre il Corriere della sera ha dedicato una intera pagina su Teramo, la città che diventa film. Sul set Arnaldo il pensionato dentro ricordi di un'esistenza sofferta sin dall'infanzia, Maria Gabriella Esposito, ex docente universitaria che rimpiange i tempi di una preziosa artigianalità teramana e incita i giovani a studiare per essere fieramente liberi da ogni sorta di pregiudizio, Maria la centenaria e gli orrori della guerra vissuta, Mario il commerciante, da una vita in Piazza Martiri, dove fu abbattuto l'arco dell'arcivescovado che collegava curia e cattedrale  per consentire il transito dei bus, Normanno, personaggio singolare figlio della grande Margherita, gestori impareggiabili in Piazza Verdi del luogo più eccentrico di rivendita alimentare, Franco il falegname, Giancarlo Lanciaprima, Romolo Bosi, Sandro Melarangelo, Enrico Squartini, e tante altre fantastiche testimonianze rintracciabili negli archivi di Cineforum Teramo e su You Tube. Tanto per tenere acceso il lume del passato sulla via del futuro della città d'Interamnia!      m.m.

Più di 600 ragazzi hanno assistito in anteprima alla proiezione del film  "IO SONO STATO QUI". 
Insieme a loro erano presenti la preside del Liceo classico, Loredana Di Giampaolo, la vicaria della Savini e la presidente della Fondazione Tercas, Enrica Salvatore.

photo: Cineforum Teramo