Riapre Casa Urbani con la mostra HEART&GLASS ospitando gli artisti Marco Pace e Bruno Chiodi

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di Marcello Maranella


Una bella, suggestiva, originale esposizione di opere di due artisti teramani dal particolare linguaggio creativo accoglie visitatori e appassionati nella Casa Urbani, preziosa testimonianza architettonica del basso medioevo sita in Vico del Pensiero, a ridosso della mitica Piazzetta del Sole dove un tempo gatti inanimati alloggiavano in un fantomatico museo a loro dedicato. Vi si arriva seguendo un dedalo di viuzze della Teramo antica, nel quartiere di Santa Maria a Bitetto, meta preferita da chi ama quiete e relax in quell'insolito piano rialzato della piazzetta completamente illuminata dal sole.

Quando arrivo davanti Casa Urbani sono le 17 in punto e Marco Pace è già lì che mi accoglie con un sorriso gioioso, porgendomi il catalogo della mostra che porta una dedica importante, rivelatrice delle sue inconfondibili radici umane e sociali. In seconda di copertina appunto si legge..."A mia madre, Italia Pace Palucci": donna ultracentenaria e simbolo del quartiere in cui continua ad abitare in Via delle Cererie. Non a caso nelle due pagine che aprono il catalogo campeggiano le immagini di Piazzetta del Sole e Casa Urbani negli anni 70 e oggi.

Dentro quei saliscendi interni di Casa Urbani Marco Pace mi indica le pareti restaurate occupate dai suoi quadri cento /cento cm., misure tutte uguali di volti di giovani donne dal fascino seduttivo, ritratte attraverso la  tecnica mista con aerografo e stencil su tavola, in cui predominanti appaiono le cosiddette "sfumature hamiltoniane"  sprigionando una singolare forza attrattiva. Che connota il lungo e complesso percorso artistico di Marco, dagli studi al Liceo Artistico Statale di Pescara al conseguimento del diploma all'Accademia di belle arti di Bologna. Successivamente, dal 1972, svolge attività artistiche sia nel settore grafico-pittorico che nel campo editoriale e televisivo. Dal 1974 al 2016 è stato docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo artistico Statale di Teramo. dal 1991 è Presidente dell'Associazione Culturale Art& le cui finalità sono di promuovere iniziative nel campo delle arti visive contemporanee. Ha raccontato efficacemente la storia del calcio teramano le cui opere saranno collocate all'interno dello Stadio Bonolis di Teramo.

Bruno Chiodi invece si avvicina al mondo dell'arte grazie alla sua attività di artigiano del legno. Le sue opere sono realizzate con materiali quali legno, metallo, specchi, plexiglass e poliuretano. Nota è la sua collaborazione con l'associazione Teramo Nostra per le scenografie del Premio di Fotografia Cinematografica "Gianni Di Venanzo". Realizza arredamenti di interni con specchi artistici per locali e abitazioni private.

La mostra, inaugurata il 7 dicembre scorso con il regista Marco Chiarini relatore dell'evento, chiuderà i battenti il 31 dicembre 2024 e, ricordate: vale proprio la pena visitarla sotto i migliori auspici delle prossime festività natalizie!!

foto ma.ma

 


 



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