Tributo dell'amministrazione D'Alberto al campione di rugby Marco Riccioni

 di Marcello Maranella

Poco prima delle 18, ieri pomeriggio, il Parco della Scienza si animava di gente di ogni età venuta a rendere omaggio al ventiseienne campione Marco Riccioni, uno dei pilastri della nazionale italiana di rugby. La notizia della sua presenza a Teramo era circolata nei giorni precedenti fra addetti ai lavori e vecchie glorie della palla ovale ma anche  negli ambienti di altre discipline sportive presenti nella città. Tutti ansiosi di incontrare quel giovane concittadino, insuperabile  protagonista del match contro l'Inghilterra, nel tempio di Twichenham, mitica arena internazionale del rugby, tanto per intenderci! E' stato un crescendo di immagini e parole ben miscelate nell'intervista di Nicola Di Paolantonio intorno ad un mondo spesso erroneamente considerato un susseguirsi di botte, spinte, mischie e calci. Nulla di più approssimativo dal momento che  Marco, con la sua imponenza fisica e l'espressione garbata e sorridente ha egregiamente impersonato il motto degli appassionati secondo cui ...il rugby è uno sport di bestie giocato da gentlemen, nella pienezza dei valori di sano agonismo, di solidarietà, di amicizia. Come ben sanno i dirigenti dei sodalizi teramani del rugby che ieri hanno reso omaggio a Marco Riccioni al seguito di tanti campioncini in erba che occupavano metà dell'Auditorium del Parco della Scienza. In un'atmosfera carica di ammirazione hanno ricordato con orgoglio  gli anni della sua formazione iniziata a Teramo, proseguita a L'Aquila approdata con successo alla Benetton Treviso. Hanno infine salutato   il grande campione con l'auspicio che possa costituire la guida di un rinnovato e qualificato raggruppamento rugbistico teramano. Sulla stessa lunghezza d'onda i messaggi dell'assessore allo sport Sara Falini e del Sindaco Gianguido D'Alberto il quale ha sottolineato "l'impegno affinchè tutta la comunità contribuisca all'elevamento non soltando agonistico del rugby quanto, soprattutto, a livello di infrastrutture, forte dei tuoi straordinari successi Marco, portando in alto il nome della nostra città e rendendoci sempre più orgogliosi di essere teramani perchè ci sentiamo tuoi concittadini. Grazie di cuore".  A conclusione dell'evento la premiazione con targa e opera scultorea realizzata  dall'artista teramano Marco Appicciafuoco, donata dal Presidente del Consiglio comunale Alberto Melarangelo in presenza del vicepresidente Piergiorgio Passerini, del vicesindaco Giovanni Cavallari e dell'assessore Falini. Visibilmente emozionati il nonno Doriano, la mamma Gina e il papà Antonio.  foto Ma.Ma


IL LEONE Stiloforo donato a Marco Riccioni


E' opera in terracotta smaltata del ceramista castellano di origine teramana Marco Appicciafuoco. Rappresenta uno dei leoni medievali a guardia della Cattedrale di Teramo. 

L'effige leonina è un'iconografia presente nei vari monumenti della città: dal Mosaico romano di età imperiale della Domus Savini, alla Cattedrale, appunto, fino alla Fontana dei due Leoni del 1899 posta alla base del Municipio. 

Esprimono e simboleggiano la forza e la fierezza della città e ne testimoniano la storia millenaria.


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