In ricordo di Romolo Bosi
di Marcello Maranella
Romolo non è più tra noi. Se ne va con lui un pezzo importante della cultura teramana: quella dallo sguardo lungo e dai solidi valori democratici e progressisti. Mancherà il suo spirito critico e creativo nell'arte, nell'insegnamento e nell'impegno politico. Indimenticabile il suo tocco d'artista espresso in recenti eventi espositivi come ipoArt, Lavori in corso che lo hanno visto pienamente coinvolto, sempre aperto al dialogo e al confronto dialettico con altri stili e linguaggi. Negli anni duemila ho avuto il piacere e l'onore di condividere con lui un'entusiasmante esperienza giornalistica con la nascita della Gazzetta di Teramo a cui Romolo dedicò belle energie grafiche ed artistiche per renderlo sempre più gradevole ed essenziale. I suoi commenti sulle rassegne di Exempla costituiscono ancora oggi utili spunti di analisi sul modo di promuovere e produrre cultura nella nostra città. E a proposito di Exempla 2 scriveva ...."La scelta intelligente del curatore della mostra, Bruno Corà, era quella di mettere insieme due realtà non solo temporaneamente distanti, ma di istituire un rapporto per l'occhio, provocare un pensiero per la mente, sottolineare una cesura, invitare alla riflessione. E' un peccato che tutto questo non sia stato percepito e si sia svalutata e negata una scelta espositiva dotata di un fondamento, di un'idea". Chiarezza di prospettiva socio culturale e coerenza nei comportamenti semplicemente encomiabili. Tratti distintivi della sua personalità che ne hanno determinato il percorso esistenziale accanto all'amatissima moglie Elvira e ai figli Dimitri e Vassili a cui invio un commosso e fraterno abbraccio.
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