La Tutela della Memoria: preziosa per uscire dalle macerie del Covid19
di Marcello Maranella
Per non
dimenticare consiglio la lettura per immagini del bellissimo volume sulla
Storia Fotografica del Lavoro in Italia 1900-1980, ed. DeDonato, 1981,con un
saggio di Arturo Carlo Quintavalle a cura di Aris Accornero, Uliano Lucas e Giulio Sapelli.
Si tratta di un'opera unica con olte 400 illustrazioni in bianco e nero che fissano sulla pagina una inedita documentazione non solo delle trasformazioni tecnologiche e del progredire dell'impresa industriale ma di quel rapporto uomo-macchina-società in cui è individuabile il centro motore, oltre che una straordinaria chiave di decifrazione, della virta del Novecento . E' uno spaziare dal nord al sud dell'Italia: dal decollo industriale con operai e fabbrica nell'età giolittiana, dalla grande guerra all'avvento del fascismo, dalla Repubblica alla costruzione dell'Italia nuova attraverso vittorie e sconfitte segnate sui volti dei protagonisti. E' una lettura che suscita emozioni indescrivibili. C'è un rapporto stretto fra lavoro e vita sociale e familiare, nell'organizzazione del territorio e nell'urbanesimo in un intreccio continuo fra città e campagne indissolubile.
Il sindacato, lo Statuto dei lavoratori, la Fabbrica e la catenadi montaggio, la cassa integrazione e ilicenziamenti, il capitalismo e le lotte di massa, le conquiste del Welfare sono parte significativa della storia d'Italia del secolo scorso che vede la classe operaia fra gli assoluti protagonisti. Come avvenne anche in Abruzzo con le Lotte del Vomano per la costruzione della centrale idrroelettrica e il Traforo del Gran Sasso per collegare l'Abruzzo con Roma, rinvenibili in Abruzzo lotte e prospettive di Luigi Tom Di Paolantonio. Erano sempre gli stessi operai che a fine lavori finivano in cassa integrazione o prendevano la via dell'emigrazione verso il Belgio e la Germania. Gran parte di quella generazione di lavoratori non c'è
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| ph Uliano Lucas |
più per
ragioni anagrafiche mentre le ultime testimonianze stanno scomparendo in
solitudine e nell'anonimato sotto i colpi mortali del coronavirus. Chissà come
saremo alla fine di questa tragedia planetaria? Saremo in grado di
ricostruire il nostro paese per consegnarlo alle generazioni future così come è
stato fatto per noi?
Si tratta di un'opera unica con olte 400 illustrazioni in bianco e nero che fissano sulla pagina una inedita documentazione non solo delle trasformazioni tecnologiche e del progredire dell'impresa industriale ma di quel rapporto uomo-macchina-società in cui è individuabile il centro motore, oltre che una straordinaria chiave di decifrazione, della virta del Novecento . E' uno spaziare dal nord al sud dell'Italia: dal decollo industriale con operai e fabbrica nell'età giolittiana, dalla grande guerra all'avvento del fascismo, dalla Repubblica alla costruzione dell'Italia nuova attraverso vittorie e sconfitte segnate sui volti dei protagonisti. E' una lettura che suscita emozioni indescrivibili. C'è un rapporto stretto fra lavoro e vita sociale e familiare, nell'organizzazione del territorio e nell'urbanesimo in un intreccio continuo fra città e campagne indissolubile.
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