Note a margine del Forum Internazionale del Gran Sasso


"Ci si vede l'anno prossimo qui, in Aeneo, all'apertura del 3' Forum internazionale del Gran Sasso. Il Vescovo Lorenzo Leuzzi che è uomo del fare ha già fissato in agenda le date del 18 e 20 giugno 2020".  Sono state queste le conclusioni del Presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, che ha condotto con garbo e sapienza questa seconda edizione dedicata alla Prevenzione, via per un nuovo sviluppo. Quello che si percepiva ieri mattina nell'Aula Magna dell'Università degli Studi di Teramo era la sensazione di essere in collegamento con il mondo e che a Teramo rappresentanti di altri mondi sottoscrivevano la carta degli intenti. Un documento importante, inedito e decisivo, è stato sottolineato dal nostro Rettore Dino Mastrocola, per continuare a collaborare nella ricerca del sapere: dal diritto come strumento di prevenzione, alla questione della sicurezza nella prospettiva della conservazione del Patrimonio culturale, all'approccio collaborativo, multidisciplinare, intersettoriale prendendo coscienza che la salute delle persone, degli animali e gli ecosistemi sono interconnessi. Molte altre sessioni di lavoro in economia, scienze ambientali  e territoriali, sicurezza sul lavoro, giovani , comunicazioni e reti digitali hanno fatto da contorno alla prima Conferenza dei 29 Rettori delle Università africane all'insegna della cooperazione e degli scambi generazionali di saperi, culture, esperienze. Tema di grande rilevanza quello della prevenzione, dunque, che si incardina nel binomio cultura e natura  in cui il passato si incontra con il futuro rendendo più esplicito il bisogno di vivere in un mondo rigenerato e alleggerito nel suo divenire. Da questo punto di vista il Forum internazionale del Gran Sasso attira curiosità e interesse in larga parte del pianeta. E' proprio la vetta più alta dell'Appennino che, affacciandosi sul Mediterraneo, da secoli accoglie, include e sollecita le nostre comunità ad esplorare altre vie e aprirsi alle storie di altri continenti come, appunto, quello africano. Condivido il pensiero espresso in conclusione dal presidente Mirabelli secondo cui il dinamismo delle comunità può stimolare molto le Università nel prepararsi ad accogliere innovazione e progresso. E Teramo è da decenni città aperta al mondo, con attestazione Unicef e attraverso lo sport della palla a mano sui temi dell'integrazione e della sicurezza. A Teramo è nato l'Osservatorio Indipendente per la salvaguardia dell'Acqua del Gran Sasso è si è in attesa dell'applicazione del decreto legge "Sblocca cantieri" per la messa in sicurezza dell'acquifero con altri fondi e con la nomina di un altro Commissario. Da un'angolazione più strettamente laica: se oltre un decennio fa si fosse applicata la regola della prevenzione oggi non saremmo in aperto conflitto fra popolazioni, enti e comunità scientifica per recriminare il sacrosanto diritto alla salute. In ogni caso il Forum internazionale del Gran Sasso può costituire un momento di verifica delle giuste aspettative che ha creato sin dalla sua prima edizione. Un banco di prova, come è stato ieri per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, sui ritardi governativi della ricostruzione di un territorio fra i più disgregati. Senza nulla togliere agli stimoli  ideali e teologici espressi dal Vescovo della Diocesi di Teramo e Atri, restano però sul tappeto in tutta la loro crudezza ansie e timori per il futuro delle nostre comunità. Ne ha piena consapevolezza il Sindaco di Teramo costretto dagli eventi a stilare l'ennesima lista delle priorità e consegnarla a mano al Presidente del Consiglio.







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