Alternativa Cinema 2024-25 : la programmazione di Marzo 2025 allo SMERALDO di Teramo
AltreNote m.m
“Europa”, uno dei primi film di Lars von Trier, apre domani giovedì 6 la programmazione
di marzo di Alternativa Cinema, la rassegna d’essai della multisala Smeraldo di Teramo,
giunta alla 32esima edizione, curata dalla giornalista culturale Anna Fusaro. Quattro i titoli
in calendario fino al 27 marzo, tutti in doppia proiezione, alle 17.30 e alle 21.30: nell’ordine
“Europa” di Lars von Trier, “L’orchestra stonata” di Emmauel Courcol, “Il giorno
dell’incontro” di Jack Huston, “Piccole cose come queste” di Tim Mielants. I film
saranno proposti in versione doppiata (alle 17.30) e nell’edizione in lingua originale con
sottotitoli in italiano (alle 21.30). Biglietto 6 euro.
Vincitore del Premio della giuria al 44° Festival di Cannes, intrepretato da grandi attori,
Barbara Sukowa, Jean-Marc Barr, Eddie Constantine, Udo Kier, “Europa” è il
terzo lungometraggio del regista danese Lars von Trier, che nel 1991, a 28 anni, chiudeva
la sua trilogia europea iniziata con “L'elemento del crimine” (1984) ed “Epidemic” (1987).
Girato in un bianco e nero espressionista con lampi di colore, “Europa” (112’) ritorna in
sala nella riedizione 4K.
Leopold Kessler (Jean-Marc Barr), americano di origini tedesche, torna in Germania alla
fine della Seconda Guerra mondiale per contribuire alla ricostruzione del Paese. Grazie a
uno zio ferroviere (Ernst-Hugo Järegärd) trova lavoro nel servizio di vagone-letto per le
ferrovie Zentropa, di cui conoscerà i proprietari, una famiglia compromessa col regime
nazista; in particolare si avvicina alla loro figlia Katharina (Barbara Sukowa). Deciso a
rimanere estraneo ai conflitti che ancora lacerano la Germania, Leopold si troverà tuttavia
coinvolto nell'attività dei Lupi Mannari, gruppo nazista creato dalle SS, e nelle loro azioni
terroristiche. Nella versione in lingua originale la voce del narratore è Max von Sidow
(in quella doppiata Michele Kalamera).
La rassegna della multisala di via Maestri del Lavoro prosegue giovedì 13 marzo con la
commedia francese “L’orchestra stonata” (En fanfare, 2024, 103’) di Emmanuel Courcol,
grande successo al botteghino in patria. Thibaut (Benjamin Lavernhe), direttore d'orchestra
di fama mondiale, crolla durante una prova. Dopo la diagnosi di leucemia, inizia a cercare
un donatore di midollo all'interno della famiglia, finché un test del Dna gli rivela di essere
stato adottato. Scopre così di avere un fratello biologico, Jimmy (Pierre Lottin), che vive
nel nord della Francia. Thibaut decide di andare a conoscerlo. Jimmy, impiegato della
mensa scolastica, è il suo opposto, ma a unirli sarà l'amore per la musica e una fortunata
coincidenza: Jimmy suona il trombone nella banda municipale, rimasta senza direttore alla
vigilia di un’importante competizione.
Giovedì 20 marzo ecco “Il giorno dell’incontro” (Day of the fight, 2023, 105’) film in
bianco e nero dell’attore Jack Huston (nipote del grande John), al suo esordio nella regia.
New York, fine anni Ottanta: la giornata di vigilia dell'incontro del riscatto di Mike Flanaghan
(Michael C. Pitt), 40enne ex campione di boxe appena uscito dopo dieci anni dal carcere,
in cui era finito per aver causato da ubriaco un tragico incidente d'auto. Mike vaga per le
strade di New York in cerca di redenzione. Si rimette in contatto con le persone a lui più
vicine e cerca di rimediare ai danni commessi in passato. Mike torna sul ring dopo aver
trovato un vecchio allenatore disposto a credere ancora in lui. Nel cast Joe Pesci, Steve
Buscemi, Ron Perlman.
Quarto e ultimo film di questo segmento di Alternativa Cinema è, giovedì 27 marzo,
“Piccole cose come queste” (Small things like these, 2024, 98’) di Tim Mielants, film
d'apertura della 74ª Berlinale. Emily Watson e Cillian Murphy sono gli interpreti principali
di un intenso dramma sulla vergogna delle Magdalene Laundries in Irlanda, i conventi
cattolici dove venivano rinchiuse dalle famiglie le figlie rimaste incinte fuori dal matrimonio,
affinché venissero “raddrizzate”. Alle ragazze madri, una volta partorito, venivano sottratti
i bimbi per darli in adozione. Nel 1985 nella contea di Wexfor il carbonaio Billy Furlong
(Murphy), cresciuto senza padre, scopre la tragica condizione delle giovani donne accolte
nel convento locale, gestito da suor Mary (Watson). Il tema fu già affrontato nel 2002 dal
film “Magdalene” di Peter Mullan e nel 2013 da “Philomena” di Stephen Frears.
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