GENTE DI TERAMO Marco Appicciafuoco e l'elogio della "materia live" . Le sue opere di grande impatto artistico e visivo invitano a riflettere sul rapporto tra progresso tecnologico e tutela dell'ambiente

 ALTRENOTE 

di Marcello Maranella


E' appena tornato da Roma Marco Appicciafuoco dove ha partecipato attivamente alla sua esposizione personale presso la Galleria Spazio Mecenate che firma il catalogo dal titolo MATERIA LIVE. Inaugurata il 28 maggio scorso l'iniziativa è inserita tra gli eventi della Rome Art Week 2024 

In tale contesto l'artista di origine teramana si è reso più volte disponibile ad incontrare il folto pubblico alternatosi nei giorni della rassegna raccontando il suo viaggio biografico ed eroico attraverso le difficoltà di essere artista innamorato della natura in un mondo che distrugge, inquina, abusa degli elementi naturali.  Altrettanto affascinante appare la narrazione visiva affidata alle stampe su alluminio, ai disegni su carte e strutture in vari materiali come gres, vetro, acciaio e plastica. Come pure i testi scritti nell'introduzione del catalogo dalle storiche dell'arte e curatrici della mostra  Maria Chiara Strappaveccia e  Chiara Orizio, le quali elogiano   "la capacità di Marco Appicciafuoco di trasformare la materia in portatrice di messaggi artistici e ambientalisti". E ancora. Consensi più che positivi quelli pronunciati all'uscita dalla galleria dai  tanti amici ed estimatori accorsi per salutare e conoscere di persona l'autore: artista prolifico e pieno di talento, è stato il giudizio unanime. Che ha una visione dell'arte come modo di essere e non dell'apparire. Che evoca simboli per rendere il mondo migliore trasformando la ceramica in scultura e design, utilizzando strutture complesse. 


Visto il lusinghiero riscontro di pubblico e di critica la mostra di Marco Appicciafuoco è stata eccezionalmente prorogata fino al 3 novembre 2024, ma quasi sicuramente  si concluderà alla fine dell'anno!  Me ne dà conferma  l'artista, visibilmente soddisfatto, che incrocio a ridosso del suo atelier teramano in Via teatro antico al civico 12/39 da cui si scopre il cantiere aperto sul Teatro romano, sottoposto ad una profonda  rigenerazione archeologica e funzionale.  In perfetta sintonia con il linguaggio creativo di Appicciafuoco, mi viene da pensare osservando la cavea che rivede la luce dopo lunghi decenni di oscurantismo amministrativo e culturale. Del resto la mostra Materia Live non è altro che uno stimolo a intraprendere la via della rinascita attraverso la luce e la materia in cui si fondono  la storia dell'uomo (Argilla), l'alterità (Riflessi) la spiritualità (Luce) e infine la speranza (Arcobaleno).

 

Marco Appicciafuoco classe 1970, è nato a Teramo dove vive e lavora. Diplomato all'Istituto Statale d’Arte "Francesco Antonio Grue" di Castelli ( TE ) specializzandosi in scultura ceramica con un potenziale creativo sorprendente.




Inizia così un costante e impegnativo  lavoro di ricerca, sperimentazione e confronto partecipando  a diverse esposizioni, personali e collettive in Italia, Svizzera, Francia e Spagna. Tra il 1992 e il 1995 è presente all'Arte Fiera di Bologna dove intensifica relazioni con artisti di chiara fama come Luigi Ontani, Michelangelo Pistoletto, Sandro Chia e Enzo Cucchi, di seguito conosce Ettore Sottsass, Johanna Grawunder  ricevendo consensi, premi e riconoscimenti professionali.

Ispirandosi ad autori come Burri e Fontana, Marco Appicciafuoco sperimenta alterazione fisica dei materiali attraverso sollecitazioni e tecniche, come l’incisione, la pressione meccanica, la combustione e l’irradiazione di luce.



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