Con "
Cazzo ne sapete voi del Rock and Roll" gli
Amelie Tritesse esordivano a Teramo nel 2011, dopo una lunga parentesi di affiatamento musicale e creativo. Si trattava di un progetto...
nato nella provincia della provincia, fatto di parole e suoni, voci e strumenti, letture e canzoni, Abruzzo e cassette.
" Una sorta di ciclico gioco di sottrazione che si posa sulle canzoni
sgualcite di Paolo Marini, i suoni elettronici di Giustino di Gregorio e
il battere sensibile di Stefano Di Gregorio, per poi entrare in tackle
scivolato sulle caviglie delle storie di Manuel Graziani".
Così si presentava nel retro CD il gruppo musicale teramano in una maniera singolare, davvero genuina e consapevolmente fuori dagli schemi. Amelie Tritesse è tornato a metà settembre di quest'anno sulla scena musicale con il secondo album "
Sangue di provincia" incontrando il favore della critica e collezionando recensioni di tutto rispetto. A catturare l'attenzione dei fan e della critica ci ha pensato Manuel Graziani (voce narrante, basso e batteria) rimaneggiando le parole espresse nelle varie testate da 21 giornalisti che avevano accompagnato l'uscita del precedente album sopra menzionato. Lasciando l'ultima parola ai colleghi molto più esperti di me in materia rilevo, però, con piacere che da Teramo gli Amelie Tritesse continuano a raccontare
tracce di energico Read 'N'Rock di provincia con un video che gira su You Tube fra musica e parole...
minuzie, sguardi e gesti quotidiani.... immagini in chiaroscuro in una Teramo insolita, decisamente accattivante, condita di pregi e contrasti, crudamente espressiva di quella dimensione sanguigna provinciale che da oltre un decennio ispira lo stile degli Amelie Tritesse. Un'interessante scommessa che vale la pena di approfondire.
m.m.
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