La Cultura "fuori mercato" di Simone Gambacorta e Fabrizio Sclocchini

AltreNote  
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Casualmente. Ritrovarsi dinanzi al bar  di un supermercato a parlare di cose complicate in piena freschezza discorsiva. Non ci crederete cari lettori di AltreNote ma è andata proprio così.

Si occupano di letteratura e stati d'animo di chi sussurra in versi e in prosa  il vivere dei nostri tempi, convinti che..." episodi di incontro possano trasformarsi in esperimenti di ascolto", scrive Simone Gambacorta presentando la terza plaquette fuori mercato, non venale ma di raffinato appeal dedicato a Gianni D'Elia cui si accompagnano luoghi e sguardi in bianco e nero mentre il senso creativo di Fabrizio Sclocchini vaga oltre l'immagine del poeta ..."volevo restituire Gianni nella sua dimensione adriatica, mediterranea,  orfica, convocando a bordo i padri che gli sono più cari. Voci, suono, tuono, lampi di un corpo esploso in battigia"


E ancora due riflessioni interessanti ad opera di Simone su Luciano Russi poeta, Un residuo che fugge in avanti e su uno scrittore a lui molto caro come Gian Luigi Piccioli, Paragrafi per un libro su un albero,  dedicato "alla memoria di mio padre, che è mancato pochi mesi fa".

Fra i tre sono io che ascolto: sorpreso e compiaciuto di tanto fervore intellettuale che preannuncia altro: di inedito, di condensato ritmo espressivo nell'uso delle parole. Bravi.

Abbiamo bisogno delle parole per dare un nome alle cose, scrivevo un tempo più o meno lontano...La parola è un viaggio infinito...siamo sempre in cerca di quella giusta... 

La parola è vivere!

 

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