Il 30 luglio 2002 usciva la "Gazzetta di Teramo"


 

Si intitolava "Le belle speranze" l'editoriale che scrissi in veste di direttore responsabile sul primo numero della "Gazzetta di Teramo" il 30 luglio 2002. L'intento era quello di riempire un ampio spazio di informazione riferita alle vicende politiche ed amministrative del capoluogo. Uno strumento voluto dai Democratici di Sinistra ...."quale segnale di apertura dialettica nella vita politica e culturale della città". Sono trascorsi diciannove anni da quel giorno e rileggendo oggi  quelle pagine, graficamente impreziosite dalla fantasia creativa di Romolo Bosi , si comprendono  meglio le ragioni di gradimento di cittadini di ogni età e ceto sociale che partecipavano alla vita della gazzetta. Le colonne della Gazzetta di Teramo erano occupate dai sogni e bisogni nella vita dei quartieri, dal lavoro nelle grandi aziende, dai rischi per la qualità dell'acqua del Gran Sasso, dalla modernizzazione della tratta ferroviaria, dall'Università di Teramo che stentava a divenire patrimonio comune nella vita culturale ed istituzionale del capoluogo, dall'entrata sula scena politica ed amministrativa di altri protagonisti con tanta voglia di fare. Ad inaugurare l'uscita della Gazzetta di Teramo una serie di immagini delle opere di Exempla 2, allora esposte in città, con la supervisione grafica di Romolo Bosi. Come non ricordare le collaborazioni di Leo Adamoli , Dimitri Bosi, Paolo Carnovale, Piero De Santis, Valeriano Di Cesare, Walter Di Giuseppe, Arnaldo Di Tommaso, Alberto Melarangelo, Luigi Ianni, Ernino D'Agostino, Luigi Ponziani, Luciano Russi, Giovanni Pettinaro, Valerio Casadio, Roberta Marcacci, Tommaso Navarra, Lunella Cerquoni, Chiara Conocchioli, Antonio Cancellieri, Lucio Di Timoteo, Umberto De Flavis, Maurizio Verna e il comitato di redazione composto da Zamir Alfani (segretario di redazione), Bruno Carnovale, Claudio D'Addezio, Amadio Del Moro, Ivan Di Cesare (amministratore), Walter Di Giuseppe, Umberto Di Sabatino (diffusione), Eligio Filipponi e Achille Volpini. Spero di non aver dimenticato nessuno e ringrazio amici e lettori che resero possibile quella interessante avventura di democrazia e informazione.

Il primo numero non poteva che essere illustrato con immagini delle opere di Exempla 2, allora esposte in città, gentilmente concesse da "Gli Ori" e dal Comune di Teramo.










 

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