Isidoro Furlan: una bella storia di vita e di impegno in difesa dell'ambiente. Presentato ieri all'Hotel Abruzzi il libro "Il Comandante. Bracconieri, malfattori e altre storie"

 

di Marcello Maranella

All'Hotel Abruzzi di Teramo ieri pomeriggiio si parlava di ambiente e natura da salvaguardare ma anche di bracconieri e malfattori che mettono a dura prova l'inestimabile valore della biodiversità. A ricordarcelo c'era Isidoro Furlan autore del volume "Il Comandante: Bracconieri, malfasttori e altre storie" con l'autorevolezza di chi ha dedicato la propria esistenza nel bloccare le aggressioni al nostro patrimonio ambientale e agroalimentare, assicurando alla giustizia i responsabili degli illeciti. Confesso di aver subito apprezzato l'eloquio garbato e sapiente del Generale dei carabinieri forestali di origine  Trentina. Il Comandante Furlan, come contimuano a chiamarlo i suoi tanti estimatori, ha prontamente precisato di non aver scritto un libro autobiografico per soddisfare il proprio ego. Con altrettanta leggerezza narrativa ha sottolineato che si tratta di un utile strumento divulgativo in epoca contemporanea di problematiche complesse e decisive per il futuro del pianeta. Un messaggio rivolto essenzialmente al mondo giovanile, cui lui ha sempre dedicato particolare attenzione..."impegno e passione per i valori profondi che la Natura ci insegna ogni giorno". Che poi trovano piena esaltazione fra le pagine del volume in un corredo fotografico rivelatore di cure, salvataggi e ritorni in libertà di specie faunistiche mirabili. Senza tralasciare, ovviamente, il grande lavoro di prevenzione compiuto per combattere le frodi alimentari e gli scenari di morte per inquinamento o avvelenamento di fauna selvatica e domestica prodotti in grande misura dalla mano dell'uomo. 

"Tutte le missioni hanno la stessa importanza e richiedono il massimo impegno" ha affermato il Generale Furlan che ha rivelato di avere una passione speciale..."è quella per i piccoli uccelli che arrivano a pesare appena cinque grammi come pettirossi, cardellini, fringuelli, peppole ecc, di cui pochi si curano, tanto uno più uno meno che differenza fa". Forse è per questo che li ama così tanto perchè sono il simbolo di francescana memoria di una natura libera e selvaggia, .."ma al tempo stesso fragile e bisognosa di protezione". Come pure la difesa dei falchi picchiaioli in Aspromonte e tante altre storie di bracconaggio e feroce sopraffazione di specie protette che costituiscono veri e propri attentati alla slubrità dell'ambiente."In tal senso", ha asserito l'autore, "il libro sollecita la continua curiosità del lettore e lo lascia più informato e consapevole". 

Da questo punto di vista il Comandante Isdidoro Furlan si è mostrato particolamente lieto dell'accoglienza ricevuta a Teramo grazie all'invito rivoltogli dall'amico fraterno Gualberto Mancini, Comandante dei Carabinieri Forestali di Teramo. Un legame profondo umano e professionale iniziato nel 1987 quando superarono gli esami del concorso per l'arruolamento di ufficiali del Corpo Forestale, successivamente consolidatosi frequentando il primo  corso Ufficiali "Val Sugana"  presso la   Scuola Forestale di Sabaudia in provincia di Latina. Emozioni ed esperienze significative  condivise in campo ambientale, puntualmente riemerse nel corso dell'incontro in un'atmosfera veramente coinvolgente. 

Sono poi seguiti i saluti del Professore Christian Corsi, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università dgeli Studi di Teramo, del Dottor Maurizio Vaccarilli, Presidente Zona 5 A Teramo, Lions Club International, del Dottor Fedele Di Domenicantonio Presidente del Lions Club di Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano, della Professoressa Paola Di Felice in veste di Presidente Sezione aprutina e vicepresidente regionale di Italia Nostra e del sindaco di Basciano Alessandro Frattaroli. 

E' stato infine l'avvocato Tommaso Navarra a trarre le conclusioni in qualità di Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ponendo in risalto le specificità dell'importante area protetta di riferimento, in relazione alla sua evoluzione da civiltà contadina e transumante a simbolo di Abruzzo Regione Verde d'Europa. Un regno di biodiversità che richiede massima attenzione e rigorosa tutela.






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