Il giorno della memoria a Teramo nel ricordo di Alberto Pepe martire della barbarie nazista

 di Marcello Maranella


Mattinata intensa di emozione e assai partecipata a Teramo nel giorno della memoria dedicata al sacrificio di Alberto Pepe, martire della barbarie nazista. Arruolato come ufficiale nella seconda guerra mondiale dopo la firma dell'armistizio di Cassibile si rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale e di collaborare con i nazisti.  Un gesto che gli costò una durissima persecuzione. Catturato il 15 settembre 1943 e imprigionato nei campi tedeschi, fu trasferito nel campo di Unterluss in seguito ad un atto eroico. Senza esitare Alberto Pepe si offrì insieme ad altri 43, tra soldati e ufficiali, al posto di 21 giovani soldati destinati alla fucilazione. Il 14 aprile 1945 fu tra le sei vittime di quei 44 eroi. A commemorarne la nobile figura  c'erano il Sindaco di Teramo Gianguido D'Alberto, il Presidente del Consiglio Comunale Alberto Melarangelo, il Presidente dellA.N.P.I provinciale Antonio Topitti, il Vescovo di Teramo e Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi, i consiglieri regionali del Partito Democratico Silvio Paolucci e Dino Pepe, il Presidente di Teramo Nostra Piero Chiarini e una folta rappresentanza di studenti e cittadini. 

Tutti  consapevoli del significato profondo di testimonianza attiva. Per non dimenticare mai una delle più infami tragedie subite dall'umanità nel secolo scorso. "Abbiamo voluto ribadire in via Cavour con l'apposizione della pietra d'inciampo e ora qui, nella Villa Comunale davanti alla stele di Alberto Pepe insieme a quella di un altro martire del nazifascismo come Mario Capuani, che siamo nel luogo della memoria della Città di Teramo, voluta dalla comunità aprutina per onorare una vicenda troppo ingiustamente sconosciuta di quei 650.000 soldati italiani che dai fronti di guerra si ritrovarono di colpo sbandati", ha sottolineato Alberto Melarangelo. Molto opportunamente il Sindaco D'Alberto ha rimarcato che proprio da quei drammatici momenti prendeva corpo l'atto fondativo della nostra Repubblica grazie al coraggio di quei giovani che hanno sacrificato le loro giovani esistenze per difendere il Paese nei suoi alti pricipii di libertà e di progresso.

Ampio spazio all'evento di oggi svoltosi nel capoluogo sarà riservato alle ore 18.00, nella puntata di Rai Storia -canale 54- quale riconoscimento inedito della Città di Teramo nella programmazione della Rai per La Giornata della Memoria! 

Valore e significato delle pietre d'inciampo

Naquero da un'idea dell'artista tedesco Gunter Denning con il fine di imprimere nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee la cosiddetta memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Iniziativa subito adottata in diversi paesi europei a cominciare da Colonia nel 1992. In sostanza si tratta di incorporare nel selciato stradale delle città, davanti alle ultime abitazioni delle vittime di deportazioni, dei blocchi in pietra ricoperti da una piastra di ottone posta sulla faccia superiore

 


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