A passeggio fra boschi e foreste con il calendario del Parco


Come da consolidata tradizione anche quest'anno il calendario del Parco ravviva le pareti delle nostre case con i colori suadenti e inconfondibili del paesaggio della nostra bella montagna, dal Gran Sasso ai Monti della Laga. Carta patinata sulle tonalità del verde e belle immagini invitano a sfogliarlo con delicatezza, come se dovessimo intraprendere uno slowtour fra boschi e foreste e liberarci, sia pure virtualmente, degli incubi pandemici che riempiono d'ansie e timori le nostre grigie giornate. In effetti un calendario serve anche a questo, almeno per i dodici mesi che ci accompagna. Se riesce a suscitare emozioni e curiosità ci aiuta a ritrovare il tempo della quiete e il gusto di passeggiare fra gli elementi naturali che Roberto Mazzagatti immortala con maestria utilizzando la fotografia come strumento di sensibilizzazione per scoprire le meraviglie naturalistiche d'Abruzzo. Ed eccoci frastornati sin dalla copertina fra i faggi "torti" di Jacci di Verre, un paesaggio da favola nella piccola faggeta di alberi curvi sul terreno strisciante, impercettibilmente in movimento.


Sono le magie del Ceppo nel comune di Rocca Santa Maria, una delle località più suggestive e ricche di biodiversità nel cuore verde del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga. Ed è proprio il suo Presidente, Tommaso Navarra, a sottolinearne le specificità nella presentazione. Si tratta di formazioni forestali di grande interesse miste fra faggio e abete bianco presenti essenzialmente sulla Laga: Bosco Martese, Abetina di Cortino, alta Valle del Casrellano, Valle della Corte. L'itinerario fotografico prosegue in sintonia con il mutare delle stagioni nel vasto territorio boscato dell'area protetta che da Vado di Sole, nel comune di Castel del Monte, attraversa la Val D'Angri nei pressi di Farindola e poi sale a Rigopiano e Santo Stefano di Sessanio fino a toccare Castelli e Arsita. E' come fare un bel viaggio sulle ali della fantasia che speriamo si tramuti presto in un ritorno alla normalità, in perfetta simbiosi con l'ambiente meraviglioso che ci circonda.


Chi è Roberto Mazzagatti

E' nato a Teramo nel 1964. Si è avvicinato al mondo della fotografia naturalistica durante il periodo universitario svolgendo il servizio civile come obiettore di coscienza presso la sede di Italia Nostra di Ancona. Da tempo collabora con enti e associazioni per  la realizzazione di pannelli per mostre fotografiche e per Centri di Educazione Ambientale nel circuito WWF e LIPU. Ha partecipato alla realizzazione di alcuni volumi a tema naturalistico fra cui: Aree Protette d'Abruzzo(Edizioni Cogestre 1992, 1999, 2004, 2010); Abruzzo guida alla fauna (Carsa Edizioni 1994), Animali nella natura in Abruzzo (Carsa Edizioni 2001); Parchi d'Abruzzo, guida pratica all'ospitalità (Edizioni CTS 2005); Lago di Penne, l'oasi della Nitticora (Edizioni Cogestre 2007); La Biodiversità degli uccelli d'Abruzzo (Edizioni Cogestre 2009). Lavora come Specialista Clinico per la Divisione Medicale della W.L. Gore&Associates, Inc: (Flagstaff-USA-)
 

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