Premio letterario “parole d’archivio”. 30 i racconti provenienti dall’Italia e dall’estero. Giuria al lavoro per l’esame degli elaborati.

 

 

 

Incoraggiante esordio per la prima edizione del concorso letterario
“parole d’archivio”. Una trentina, infatti, i racconti pervenuti al 31 luglio, termine
prorogato a causa della pandemia da Covid-19. Gli elaborati sono pervenuti in buona
parte dalle quattro province abruzzesi, con prevalenza di quella di Teramo, ma alcuni
anche dal Molise, dalle Marche, dalla Lombardia, dalla Liguria e persino dagli Stati
Uniti d’America.
Il concorso di narrativa, a partecipazione gratuita e bandito dal Gruppo Medico
D’Archivio con l’intento di contribuire alla promozione della cultura come elemento
di sviluppo sociale e di crescita individuale, mette in palio la pubblicazione integrale
in volume, curata dalla casa editrice De Siena di Pescara per conto del Gruppo
Medico D’Archivio, del racconto primo classificato. 100 le copie in omaggio che il
vincitore riceverà in omaggio al momento stesso della cerimonia di premiazione
insieme con un volume di pregio riguardante l’Abruzzo o il territorio teramano.
Il secondo classificato riceverà due volumi di pregio riguardante l’Abruzzo o il
territorio teramano. Il terzo classificato riceverà un volume di pregio riguardante
l’Abruzzo o il territorio teramano. I primi tre classificati, che riceveranno la
comunicazione con apprezzabile anticipo, dovranno essere presenti alla cerimonia di
premiazione che si terrà a fine anno.
I racconti sono stati assegnati in forma anonima per la valutazione alla Giuria
presieduta dal critico letterario Simone Gambacorta e composta da Antimo Amore
(giornalista RAI), Enrico Di Carlo (giornalista e saggista), Caterina Falconi
(scrittrice) e Gabriella Santini (scrittrice).

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