Come in un teatro delle meraviglie, sabato pomeriggio si è alzato il
sipario su una delle fiabe più identitarie della terra d'Abruzzo.
Interprete d'eccezione l'etno antropologa Adriana Gandolfi che in un lungo ma
appassionante soliloquio ha ripercorso le tappe più significative dell'arte orafa abruzzese. Il pubblico presente presso la sala convegni della CNA
di Teramo si è lasciato guidare dalla ricchezza dei linguaggi e dalle magiche suggestioni profuse dalla rigorosa studiosa in un viaggio immaginario
fra tradizione e innovazione, tra simbolismi e superstizioni
squadernando l'anima bella e creativa delle genti d'Abruzzo.
Inevitabili, dunque i riferimenti ad ornamenti preziosi legati al
costume e agli usi tradizionali come monili, amuleti, accessori di
abbigliamento. Una singolare riscoperta dell'ingente patrimonio di
artigianato artistico, degnamente raffigurato nelle tele
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Donna in costume abruzzese F.P.M. |
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Adriana Gandolfi |

di
Basilio Cascella, Pasquale Celommi, Francesco Paolo Michetti. Con particolare accentuazione per l'originalità assoluta di alcuni esemplari, come gli
orecchini e le collane di Orsogna o la raffinata e preziosa filigrana di
Pescocostanzo e Scanno, contrassegnata da spille , ciondoli e orecchini.
Senza trascurare la felice stagione artistica dell'azienda Migliori che a Gliulianova, presso l'antica dimora degli Acquaviva, realizzò pregiate creazioni in corallo ispirate alla nota manifattura livornese. In sostanza abbiamo assistito con
piacere dell'intelletto ad un'esposizione pregevole di Adriana Gandolfi
supportata da una sequenza di immagini tratte dal suo volume "
Ori &
Argenti d'Abruzzo" dal medioevo al XX secolo, per i tipi di
CARSA
edizioni -1996-, che tuttavia resta una delle ricerche più documentate della nostra storia non solo sotto il profilo
strettamente culturale. Interessanti inoltre sono apparsi i riferimenti della rappresentante del FAI dedicati all'artigianato artistico in perfetta simbiosi con il
paesaggio abruzzese. L'iniziativa è stata caratterizzata anche dalla
presenza di orafi di lunga e prestigiosa tradizione familiare come
quella di Tito Rubini il quale, nell'enfasi del suo intervento, non ha
risparmiato notazioni critiche verso l'indifferenza della politica e delle
istituzioni, piuttosto restii ad investire sulle eccellenze abruzzesi.
A tal proposito Tito Rubini, nel sottolineare il suo impegno come
rappresentante della CNA, sempre in prima linea in difesa delle
categorie artigiane, ha voluto rendere omaggio alla sensibilità di
Adriana Gandolfi "battezzandola" in diretta
Protettrice degli orafi.
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Gloriano Lanciotti Presidente Camera di Commercio
di Teramo e Direttore CNA |
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Bernardo Sofia, Presidente CNA |
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Gli orafi Tito Rubini, Milva Barisano e Caliendo |
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