Massimo Santarelli ha onorato il mestiere del giornalista fino alla sua prematura scomparsa, a soli 39 anni, lasciando una testimonianza significativa, difficile da dimenticare. Ho scoperto tanti lati della sua interessante personalità intervenendo all'evento a lui dedicato a quindici anni dalla morte, svoltosi sabato 2 dicembre presso il cineteatro di Montorio al Vomano. Nell'occasione si sono alternati ricordi di colleghi e momenti rievocativi di vita vissuta tra affetti familiari e passioni per la musica e il calcio da sfegatato tifoso della Lazio, non dissimile dall'amato fratello Gigi, architetto e organizzatore del memorial montoriese.

E così siamo entrati nel vivo dell'incontro-dibattito sul
Giornalismo nell'era dei social media, fake news e post-verità condotto con leggiadria e senza artifici retorici da
Maria Rita Piersanti che ha raccolto impressioni e aneddoti sul talento indiscusso di Massimo Santarelli nel correre dietro la notizia senza lasciare nulla al caso. Pienamente consapevole dei rischi che si corrono se non si verificano attentamente le fonti o si perde di vista la
verità. Quella
vera che occorre narrare al lettore, continuamente bombardato dai bugiardi da tastiera sparsi nella rete. Da questo punto di vista consiglio di leggere un bel profilo sul giornalista montoriese apparso recentemente sul quotidiano
La Città a firma di Pietro Serrani a cui si deve l'impegno della sua riscoperta fin nei più piccoli dettagli. In ogni caso Massimo Santarelli era un cronista versatile, sicuramente ben predisposto per svolgere uno dei mestieri più belli del mondo. Prima di approdare a
Latina oggi in cui divenne caposervizio e componente del comitato di redazione, aveva fatto una gavetta di tutto rispetto nel mondo dell'informazione locale e nazionale:
dal Centro al Corriere della Sera al Tg5 di Mediaset a RAI 3 nel programma condotto da Carlo Lucarelli, Misteri italiani.
E' stata una toccante mattinata di emozioni e di contributi garbati da parte di Andrea Garibaldi, inviato speciale del Corriere della Sera, Graziella Di Mambro, redattrice di Latina oggi Editoriale, Alessandro Allocca esperto di marketing digitale e social media, Lidano Grassucci, Max Lazzari, Fausto Appicciafuoco, Arturo Diaconale direttore de L'Opinione delle Libertà e membro CdA Rai, Dino Venturoni capo servizio de Il Centro.
L'Ordine dei Giornalisti d'Abruzzo, rappresentato dal collega Gennaro Della Monica, ha donato una targa ricordo alla famiglia di Massimo davanti ad un'affollatissma sala alla presenza di numerosi studenti delle scuole superiori a cui è stato rivolto l'auspicio di entrare a far parte di questa singolare categoria sulla scia dei preziosi insegnamenti professionali ed umani trasmessi da Massimo Santarelli.
Nella foto
Gigi e Daniela Santarelli in un momento della manifestazione in omaggio al fratello Massimo..
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