PIERO e PASQUALE, gli ANGELI(ni) dell'Immagine
La storia viene da lontano. Si potrebbe dire che Piero Angelini è ormai un pezzo significativo dell'immagine del Gran Sasso d'Italia nel mondo. Il suo primo volume si chiamava appunto: Gran Sasso emozioni e immagini. Le stesse che ho riprovato ieri pomeriggio a distanza di tanti anni all'inaugurazione della mostra fotografica allestita in ogni dettaglio dal figlio Pasquale nelle sale dell'ex AURUM, oggi denominata " la fabbrica delle idee" e che terminerà il prossimo 9 settembre. Pochi giorni, in verità, per assaporare il gusto del paesaggio nell'immenso Parco dove Piero per anni, in ogni attimo del giorno e delle stagioni, ha assecondato il moto dell'animo, stimolato a regola d'arte dalla sua irrefrenabile passione per la fotografia, filtrata da preziosi insegnamenti paterni. Annoto la sorpesa e il piacere di rivedersi e condividere temi e problemi di salvaguardia ambientale attraverso immagini perfette che gli autori illustrano e raccontano di momenti magici, di infiniti appostamenti..."è questione di secondi...poggi bene il cavalletto..e il sole, la neve, la roccia si mostrano in perfetta armonia...altrimenti, l'attimo dopo, il Gran Sasso s'abbocca...". Mi ha colpito un Castel Manfrino dalle cromature dorate assimilabili in qualche modo a opere di bravi pittori come Giancarlo Sciannella. Altre immagini del tempo che passa sfilano nella sala in attesa dell'arrivo dell'Assessore alla cultura di Pescara: baci e abbracci con Adelchi e Sandro, Mimì e Tullio. Tutti insieme riuniti dentro i "Bacini di stupore" dei fotografi Angelini che ci trasportano sulle creste rocciose degli Appennini o nei quartiei di New York fino alla Nuova Zelanda, in una bella atmosfera onirica che, di questi tempi cupi, Piero e Pasquale sanno regalarci con discrezione e cortesia. Buona visita!!
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