Resiste il "Maggio Festeggiante" nella città decadente
A ben riflettere non dovremmo rimanere indifferenti di fronte alle giuste considerazioni che alcuni giorni fa Silvio Araclio ha espresso in conferenza stampa in merito alla Declassificazione Culturale della Città di Teramo. Affermazioni che condivido pienamente nella forma e nella sostanza, data l'autorevolezza che il regista teramano si è guadagnata sul campo: dalla sperimentazione creativa alla formazione continua di giovani attori e autori . Dunque il suo non è stato uno sfogo personale se ha chiamato in causa la disattenzione di pubbliche istituzioni e di paludate società di promozione culturale, piuttosto restie ad ascoltare suggerimenti e idee progettuali di ampi settori pensanti della vita cittadina. E ciò accade in un momento di amara decadenza di un luogo dalle forti radici culturali e scientifiche che determinarono la nascita e il futuro dell'Osservatorio Astronomico, dell'Istituto Zooprofilattico e dell'Università. In tale contesto, piaccia o no, Silvio Araclio rappresenta un pezzo importante di quelle radici che continua a produrre eventi e relazioni sociali molto seguiti e apprezzati dai teramani. Attraverso SPAZIO TRE egli ha esaltato per lungo tempo il buon nome aprutino oltre i confini regionali. Grazie alle sue riconosciute doti umane e artistiche, Teramo è stata per decenni un crocevia di attori, registi, coreografi, scrittori e artisti d'avanguardia di indiscusso talento. Fra qualche giorno aprirà i battenti la bella rassegna del maggio festeggiante-Maggio FEST-, già preannunciata dal suo ideatore come ultima edizione
se non arriveranno segnali decisivi per invertire la tendenza con adeguati e lungimiranti sostegni economici. Ma ci si può ridurre a tanto? Un cordiale saluto di buon augurio al regista Silvio Araclio e ai suoi infaticabili collaboratori.
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