Diego Esposito e il legame profondo con la sua Teramo a cui dedica l'esposizione appena inaugurata a L'Arca LUX ILLUMINAT LUCEM

AltreNote di
Marcello Maranella 

"Il punto focale dell'artista è quello di conoscere le relazioni dei luoghi con le persone" ha affermato sabato mattina in collegamento da remoto Marco Meneguzzo, critico d'arte e docente presso l'Accademia di Brera di Milano, curatore della mostra diffusa di Diego Esposito insieme a Aldo Iori, presente in conferenza stampa a L'Arca. Si materializza così una lunga fase di preparazione dell'evento che segna il ritorno dell'artista nella sua città natale dopo circa mezzo secolo di residenze a Milano dove insegnava Pittura all'Accademia di Brera e poi le sue permanenze a Venezia e i lunghi soggiorni, per studio e attività espositive, in Grecia, Francia, Turchia, Israele, Giappone, Russia, Cina, Corea, nelle Americhe Nord e Sud e in altri  importanti continenti.

Non a caso gli studiosi della sua arte sottolineano quanto sia essenziale per Diego Esposito il rapporto tra l'opera e lo spazio. Concetto, quest'ultimo, che trova in questi giorni a Teramo esaltante conferma!! 

Chi gli è stato accanto in questi mesi ne ha colto gli attimi di intensa creatività e l'ansia di puntigliosa ricerca di tecnici e maestranze, altrettanto capaci di interpretarne le visioni e le emozioni che hanno attraversato la sua immaginazione. Come quella che dà il titolo alla mostra traendo spunto da una lastra lapidea della facciata del Duomo  che l'artista trasmuta in oro con la scritta LUX ILLUMINAT LUCEM e, come per miracolo, s'invera di intensa luminosità dentro la Cattedrale, di fronte al Polittico di Jacobello del Fiore, autore tanto caro all'artista Esposito. 

Già prima, però, in occasione del ritrovamento del frammento di mosaico romano in via Sant'Antonio, Diego Esposito ne riproduce il senso accostandolo..."ad una nuova tessitura lapidea tipiche di altre opere dell'artista che spesso si è cimentato in grandi superfici musive pavimentali". È quanto di più suggestivo si può ammirare nel dittico collocato all'ingresso della Pinacoteca civica che ricorda al visitatore quanto l'arte sia sempre contemporanea. Una creazione realizzata in mosaico travertino e mosaico vetroso oro con fondo verde e incorniciata in alluminio naturale.
Altro momento di conoscenza della personalità dell'artista teramano è offerto da taccuini di viaggio, da quaderni di appunti e acquerelli composti in specifiche occasioni che fanno bella mostra  nelle teche della Biblioteca "Melchiorre Delfico".
Nel mese di luglio, inoltre, verrà collocata nel parco della Villa Comunale di Teramo una nuova interessante opera scultorea permanente intitolata Mappa celeste, progettata e realizzata appositamente. Come si ricorderà, sempre alla Villa comunale, prese posto la sua opera  Naos nell'ambito di Exempla 2, attualmente in essere presso l'Ateneo teramano insieme ad altre opere in permanenza e l'ampia decorazione dell'Aula Magna risalente al 2016.
Sono previste visite guidate nei siti cittadini menzionati, a partire dalla mostra di largo San Matteo lungo Corso San Giorgio presso L 'ARCA, visitabile fino al 10 settembre, costituita da opere storiche, di cui alcune inedite per l'Italia e altre realizzate appositamente per l'occasione. 
Molti gli intervenuti, tra amici ed estimatori, all'apertura della mostra di sabato scorso nelle sale espositive de LArca alla presenza dell'artista, visibilmente soddisfatto a fianco del Sindaco Gianguido D'Alberto
dell' assessore alla cultura Antonio Filipponi e di Aldo Iori, critico d'arte presso l'Università degli studi dii Perugia il quale ha annunciato che è in preparazione il catalogo della mostra Diego Esposito. LUX ILLUMINAT LUCEM, realizzato da Silvana Editoriale che sarà  presentato nelle fasi conclusive della rassegna. 

PROFILO D'ARTISTA
 
Diego Esposito (Teramo, 1940)
vive e lavora tra Milano, Venezia e Teramo. Ex docente di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dal 1968 al 1972 risiede negli Stati Uniti dove espone la sua prima personale alla Art Alliance di Philadelphia nel 1969. Dal 1972 è a Milano e le sue opere mostrano uno spiccato interesse per il colore, investito di valenze simboliche e alchemiche. Nel 1973 partecipa a “Italy Two. Art around ’70” curata da Alberto Boatto e Filiberto Menna a Philadelphia. Nel 1974 è presente con due personali alla Galleria dell’Ariete di Milano e alla Galleria La Bertesca di Genova. Nel 1975 espone alla Galleria Toselli di Milano e alla Banco-Massimo Minini di Brescia e nel 1977 alla Galleria Paola Betti di Milano . La cultura mediterranea e i viaggi in Grecia e in Turchia ispirano anche le opere degli anni Ottanta in cui è presente la fonte luminosa artificiale di colore giallo cadmio. Si ricordano le personali al Castello Estense di Mesola nel 1991, alla Fondazione Mudima di Milano nel 1993, a Palazzo Fabroni a Pistoia a cura di Bruno Corà nel 1998. Nel 2000 è invitato a esporre alla University Art Gallery UCSD di San Diego (USA) e nel 2001 presenta la sua opera al Ludwigsburg Kunstverein di Ludwigsburg (Germania) e realizza un’opera permanente per il Centro Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Nel 2003 inaugura un’antologica alla Pinacoteca Civica e alla Villeroy e Boch di Teramo e partecipa alla “Haifa Second International Installation Triennale” ad Haifa (Israele). Nel 2004 è invitato come artist-in-residence a Kanazawa (Giappone) dal 21st Century Museum of Contemporary Art e Kanazawa Art University, dove realizza la scultura permanente Celato/Svelato. L’anno successivo è invitato dalla Galleria Ihn di Seoul (South Corea) per una mostra personale. Nel 2006 partecipa alla mostra “La scultura italiana del XX secolo” alla Fondazione A. Pomodoro di Milano e alla “XII Biennale Internazionale di Scultura” di Carrara, nel 2008 alla mostra “Costanti del classico nell’arte del XX e XXI secolo” presso la Fondazione Puglisi Cosentino a Catania, nel 2009 presenta un’importante serie di acquerelli in una personale alla Galleria Giacomo Guidi di Roma. 

MEMO EVENTO
 
Titolo: Diego Esposito. LVX ILLVMINAT LVCEM
Artista: Diego Esposito
A cura di: Marco Meneguzzo e Aldo Iori
Data: 29 giugno – 15 settembre 2024
Luogo: Teramo_ L’ARCA, Laboratorio per le Arti Contemporanee, Cattedrale di Santa Maria Assunta, Biblioteca regionale ‘Melchiorre Delfico’, Pinacoteca Civica e Villa Comunale. 
Contributi di Dimitri Bosi e Ida Quintiliani.

Organizzazione: 
Rotary Club Teramo Est in collaborazione con Galleria Allegra Ravizza, Lugano
Patrocinio: 
Comune di Teramo, Provincia di Teramo, Università degli Studi di Teramo, B.I.M. Teramo.
Ufficio Stampa: 
RP/Press, Pescara
Graphic Design: 
Ybrand, Pescara
Edizione catalogo: 
Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo (Milano)



Commenti

Post popolari in questo blog

Finalmente si parte con la ristrutturazione della Stazione Ferroviaria di Teramo. L'Impresa D'Adiutorio di Montorio al Vomano si aggiudica l'appalto da 23 milioni di euro

Onore al merito: Christian Graziani, stimato professionista teramano, eletto nel CdA della Cassa Nazionale dei Dottori Commercialisti

CHORUS NOVUS diretto da Paolo Speca nell'Aula Magna dell'Ateneo interpreta magistralmente "La Buona Novella" di Fabrizio De Andrè